L’impianto di stent carotideo conferisce un maggiore rischio a lungo termine per l'ictus ipsilaterale rispetto all’ endoarteriectomia carotidea
I pazienti arruolati nel Registro Swedvasc ( Swedish Vascular Registry ) che sono stati sottoposti a impianto di stent carotideo hanno presentato un aumento del rischio a lungo termine di ictus ipsilaterale o di morte rispetto a quelli sottoposti a endoarteriectomia carotidea.
I ricercatori hanno analizzato i dati su 409 pazienti arruolati nel Registro che sono stati trattati con impianto di stent primario a livello dell’arteria carotide ( CAS ) oppure con stenosi carotidea sintomatica o asintomatica dal 2005 al 2012.
Nell’analisi sono stati inoltre inclusi 748 pazienti ( gruppo di controllo ) che hanno subito endoarteriectomia carotidea ( CEA ).
Per ogni paziente CAS, i ricercatori hanno incluso due controlli CEA, abbinati per sesso, età ( ± 2 anni ), anno di procedura e indicazione ( classificati come attacco ischemico transitorio [ TIA ], amaurosi fugace, ictus minore o asintomatico ).
Tre quarti della popolazione presa in esame era di sesso maschile; l'età media era di 70 anni e il 69% dei pazienti non presentava sintomi.
Il gruppo CAS aveva una più alta prevalenza di diabete mellito e una maggiore tendenza verso malattia cardiaca e polmonare.
L'endpoint primario era l’ictus ipsilaterale e la mortalità per 31 giorni dopo la data indice ( data della procedura carotidea ).
Il tempo mediano di follow-up per l'endpoint primario è stato di 4.1 anni, equivalente a 3.994 anni-persona.
Dopo la fase perioperatoria, 95 pazienti nel gruppo CAS hanno presentato un nuovo ictus ipsilaterale o decesso contro 120 nel gruppo CEA; questo corrispondeva a una incidenza cumulativa a 5 anni del 30.8% ( IC 95%, 25.3-37.1 ) nel gruppo CAS versus 20.7% ( IC 95%, 17.2-24.7 ) nei pazienti CEA.
La maggior parte degli ictus era di tipo ischemico.
Il gruppo CEA ha dimostrato un più alto tasso di ictus emorragico rispetto al gruppo CAS ( gruppo CEA, 10% versus gruppo CAS, 4% ).
L’analisi cruda ha rivelato che il gruppo CAS ha presentato un più elevato rischio complessivo ( hazard ratio, HR = 1.71; IC 95%, 1.26-2.31 ) per l'ictus ipsilaterale o di mortalità dopo 30 giorni rispetto al gruppo CEA.
L'analisi del rischio aggiustato ha mostrato risultati simili ( HR = 1.59; IC 95%, 1.15-2.18 ).
A 30 giorni dopo CAS o CEA, un nuovo ictus ipsilaterale si è verificato nel 9.4% del gruppo CAS contro il 2.9% del gruppo CEA ( HR aggiustato = 3.4; IC 95%, 1.53-7.53 ).
Il gruppo CAS aveva anche una maggiore prevalenza di endpoint combinato di ictus o morte dopo 30 giorni rispetto al gruppo CEA ( 34.2% vs 23.6% ).
Dallo studio è emerso che l’impianto di stent carotideo conferisce un aumento del rischio a lungo termine di ictus e di mortalità rispetto all’endoarteriectomia carotidea.
Questo aumento del rischio si spiega principalmente con un aumento del tasso di ictus ipsilaterale dopo il periodo periprocedurale, indicando che l’effetto prodotto dallo stenting carotideo non è così duraturo come quello prodotto dal CEA per il trattamento della stenosi carotidea. ( Xagena2016 )
Fonte: Stroke, 2016
Neuro2016 Chiru2016