Restenosi dopo stenting della arteria carotide ed endoarteriectomia
Nello studio CREST ( Carotid Revascularization Endarterectomy versus Stenting Trial ), l’endpoint composito primario di ictus, infarto del miocardio o decesso durante il periodo periprocedurale o successivo all’ictus ipsilaterale non ha mostrato differenze tra stenting arterioso carotideo ed endoarteriectomia carotidea per la stenosi carotidea sintomatica o asintomatica.
Un obiettivo secondario di questo studio randomizzato è stato quello di confrontare l’endpoint composito di restenosi o occlusione.
Pazienti con stenosi dell’arteria carotide, asintomatici o che avevano avuto attacco ischemico transitorio ( TIA ), amaurosi fugace o un ictus minore sono risultati idonei allo studio CREST e sono stati arruolati in 117 Centri clinici in USA e Canada nel periodo 2000-2008.
In una analisi secondaria, il principale endpoint era un composito di restenosi o occlusione a 2 anni.
Restenosi ed occlusione sono state valutate con ecografia a 1, 6, 12, 24 e 48 mesi e sono state definite come una riduzione nel diametro dell’arteria target di almeno il 70%, diagnosticato da una velocità di picco sistolico di almeno 3.0 m/s.
Gli studi sono stati effettuati in laboratori CREST-certificati e interpretati presso il Ultrasound Core Laboratory ( University of Washington ).
La frequenza di restenosi è stata calcolata con stime di sopravvivenza di Kaplan-Meier ed è stata confrontata in un periodo di 2 anni di follow-up.
Modelli a rischi proporzionali sono stati utilizzati per valutare l’associazione tra caratteristiche basali e rischio di restenosi; le analisi sono state condotte per protocollo.
Nello studio, 2191 pazienti hanno ricevuto il trattamento di assegnazione entro 30 giorni dalla randomizzazione e avevano ecografie valutabili ( 1086 con stenting carotideo, 1105 con endoarteriectomia carotidea ).
In 2 anni, 58 pazienti sottoposti a stenting carotideo ( tasso di Kaplan-Meier 6.0% ) e 62 sottoposti a endoarteriectomia ( 6.3% ) hanno mostrato restenosi o occlusione ( hazard ratio, HR=0.90; p=0.58 ).
Sesso femminile ( HR=1.79 ), diabete mellito ( HR=2.31 ) e dislipidemia ( HR=2.07 ) sono risultati predittori indipendenti di restenosi o occlusione dopo le due procedure.
L’abitudine al fumo è risultata predittiva di un aumentato tasso di restenosi dopo endoarteriectomia carotidea ( HR=2.26 ) ma non dopo stenting carotideo ( HR=0.77 ).
In conclusione, restenosi e occlusione sono risultate poco frequenti e i tassi sono risultati simili fino a 2 anni dopo endoarteriectomia carotidea e stenting carotideo.
Sottogruppi di pazienti potrebbero trarre beneficio dal monitoraggio precoce e frequente dopo rivascolarizzazione. ( Xagena2012 )
Lal BK et al, Lancet Neurol 2012; 11: 755-763
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