Uso di stent interni nella ostruzione ureterale cronica
Nonostante la mancanza di una definizione ben delineata, l’ostruzione ureterale cronica impone una significativa perdita di qualità di vita, aumento della morbilità patologica e rischio di mortalità, così come un notevole impegno economico.
Lo stenting ureterale rappresenta una importante opzione terapeutica per alleviare l'ostruzione.
È stata valutata la letteratura pubblicata di recente sulla ostruzione ureterale cronica; le opzioni di trattamento; i tipi, i vantaggi e gli svantaggi degli stent ureterali attuali; come pure i risultati e le complicanze dello stenting ureterale cronico, con l'obiettivo di fornire linee guida di gestione concise.
È stata effettuata una revisione della letteratura sistemica sull’ostruzione ureterale e sugli stent ureterali interni.
L’ostruzione ureterale cronica può essere classificata in compressione intrinseca o estrinseca alla parete ureterale, oppure ostruzione di origine benigna o maligna.
I pazienti con ostruzione ureterale maligna generalmente hanno una prognosi infausta e sono spesso difficili da trattare.
Lo scopo dello stenting è quello di drenare adeguatamente le vie urinarie superiori, riducendo al minimo l'ospedalizzazione e l'impatto negativo sulla qualità di vita.
Sono stati sviluppati nuovi stent con nuove composizioni, materiali, rivestimenti e disegni.
Gli stent metallici stanno emergendo come alternative efficaci e finanziariamente sostenibili.
Le complicanze precoci legate allo stent includono danni iatrogeni, migrazione dello stent o disagio per il paziente, mentre le complicanze tardive comprendono infezione, difficoltà nel cambio dello stent, malfunzionamenti, infezioni e incrostazioni dello stent.
In conclusione, lo stenting nella ostruzione ureterale cronica è un problema complesso e impegnativo. ( Xagena2015 )
Fiuk J et al, J Urology 2015; 193: 1092-1100
Uro2015