Mammostrat, test multigenico immunoistochimico, per la previsione del rischio di recidiva precoce dopo trattamento con Tamoxifene ed Exemestane
Alcune pazienti in postmenopausa con carcinoma mammario precoce ormone-sensibile restano ad alto rischio di recidiva, nonostante la terapia endocrina e, inoltre, potrebbero trarre beneficio dalla chemioterapia adiuvante.
L’obiettivo era quello di identificare in modo prospettico queste pazienti.
Il test Mammostrat utilizza 5 marcatori immunoistochimici per stratificare le pazienti per quanto riguarda il rischio di ricorrenza e per fornire informazioni in merito alle decisioni di trattamento.
È stata testata l'efficacia di questo panel nello studio TEAM ( Tamoxifen versus Exemestane Adjuvant Multicenter ).
Sono stati raccolti dati da 4.598 pazienti TEAM e sono stati eseguiti microarrays tissutali ( TMA ).
La coorte era nel 47% linfonodo positiva, e il 36% delle pazienti nella coorte era stato trattato con chemioterapia adiuvante.
Nelle analisi di regressione multivariata, corrette per i tradizionali indicatori clinico-patologici, Mammostrat ha fornito informazioni supplementari significative sulla sopravvivenza libera da recidiva a distanza dopo terapia endocrina nelle pazienti linfonodo-negative, positive per il recettore per gli estrogeni ( ER ) ( n=1226 ) che non hanno ricevuto chemioterapia ( P=0.004 ).
Ulteriori analisi in tutti le pazienti non-esposte alla chemioterapia, indipendentemente dallo stato linfonodale ( n=2559 ) e nell'intera coorte ( n=3837 ) hanno mostrato che i punteggi Mammostrat hanno fornito ulteriori informazioni sulla sopravvivenza libera da recidiva a distanza in questi gruppi ( P=0.001 e P minore di 0.001, rispettivamente; analisi multivariate ).
Nessuna differenza è stata osservata tra i due regimi di trattamento endocrino.
In conclusione, il punteggio Mammostrat è predittivo della sopravvivenza libera da recidiva a distanza per le pazienti trattate con Exemestane ( Aromasin ) e nelle pazienti trattate con Tamoxifene ( Nolvadex ) seguito da Exemestane indipendentemente dallo stato linfonodale e dalla chemioterapia.
La capacità di questo test nel fornire dati aggiuntivi sugli esiti dopo il trattamento ha fornito ulteriori conferme del suo uso nella stratificazione del rischio delle pazienti in postmenopausa ER-positive con tumore al seno. ( Xagena2012 )
Bartlett JMS et al, J Clin Oncol 2012; 30: 4477-4484
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