Terapia con Tamoxifene per il carcinoma mammario e rischio di carcinoma mammario controlaterale
Le donne a cui è stata diagnosticato un carcinoma mammario hanno un rischio maggiore di 2-6 volte nello sviluppare un carcinoma mammario controlaterale rispetto alla donne senza tumore.
I Ricercatori della Fred Hutchinson Cancer Research Center a Seattle negli Usa hanno tenuto sotto osservazione 8.981 donne a cui era stato diagnosticato un carcinoma mammario invasivo unilaterale primario durante il periodo 1990-1998 con l’obiettivo di identificare casi di carcinoma mammario controlaterale.
L’indagine è stata ristretta a donne che avevano almeno 50 anni ed il cui carcinoma mammario era localizzato o a stadio regionale; le donne che richiedevano la terapia ormonale adiuvante e nessuna chemioterapia (n= 4.654) erano classificate come utilizzatori del Tamoxifene, mentre quelle che non ricevevano né la terapia ormonale adiuvante né la chemioterapia (n=4.327) erano classificati come non utilizzatori del Tamoxifene.
Degli 89 utilizzatori del Tamoxifene e dei 100 non utilizzatori diagnosticati con carcinoma controlaterale della mammella , 112 erano tumori ER positivi, 20 ER negativi e 57 con stato ER non determinato o non noto.
Il rischio di sviluppare un carcinoma mammario controlaterale tra gli utilizzatori del Tamoxifene era dello 0,8 e 4,9 nei non utilizzatori.
Il Tamoxifene sembra ridurre il rischio di carcinoma della mammella controlaterale ER positivo, mentre sembra aumentare il rischio di quelli ER negativi. ( Xagena 2001 )
Li CI et al, J Natl Cancer Inst 2001; 93: 1008-1013