Sparsentan nei pazienti con nefropatia da IgA
Sparsentan ( Filspari ) è un nuovo doppio antagonista del recettore dell'angiotensina e dell’endotelina non-immunosoppressivo, a singola molecola, in fase di esame in uno studio di fase 3 in adulti con nefropatia da IgA.
E' stata riportata l'analisi ad interim prespecificata dell'endpoint primario di efficacia della proteinuria e la sicurezza.
PROTECT è uno studio internazionale, randomizzato, in doppio cieco, con controllo attivo, condotto in 134 centri clinici in 18 Paesi.
Lo studio ha esaminato Sparsentan rispetto a Irbesartan ( Aprovel ) negli adulti di età maggiore o uguale a 18 anni con nefropatia da IgA e proteinuria di 1.0 g/die o superiori dimostrate da biopsia nonostante il trattamento massimizzato con un inibitore del sistema renina-angiotensina per almeno 12 settimane.
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Sparsentan 400 mg una volta al giorno o Irbesartan 300 mg una volta al giorno, stratificando in base alla velocità di filtrazione glomerulare stimata allo screening ( da 30 a meno di 60 ml/min per 1.73 m2 e 60 ml/min per 1.73 m2 o superiore ) e all'escrezione di proteine urinarie allo screening ( inferiore o uguale a 1.75 g/die e superiore a 1.75 g/die ).
L'endpoint primario di efficacia era la variazione dal basale alla settimana 36 del rapporto proteine-creatinina nelle urine sulla base di un campione di urina delle 24 ore, valutato utilizzando misure ripetute del modello misto.
Gli eventi avversi emergenti dal trattamento erano endpoint di sicurezza. Tutti gli endpoint sono stati esaminati in tutti i partecipanti che hanno ricevuto almeno una dose di trattamento randomizzato.
Tra il 2018 e il 2021, 404 partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a Sparsentan ( n=202 ) o Irbesartan ( n=202 ) e hanno ricevuto il trattamento.
Alla settimana 36, la variazione percentuale media geometrica dei minimi quadrati rispetto al basale nel rapporto proteine-creatinina nelle urine è risultata statisticamente significativamente maggiore nel gruppo Sparsentan ( -49.8% ) rispetto al gruppo Irbesartan ( -15.1% ), risultando in una riduzione relativa tra gruppi del 41% ( rapporto medio dei minimi quadrati=0.59; P minore di 0.0001 ).
Gli eventi avversi emergenti dal trattamento con Sparsentan sono stati simili a quelli con Irbesartan.
Non ci sono stati casi di edema grave, insufficienza cardiaca, epatotossicità o interruzioni correlate all'edema.
Le variazioni di peso corporeo rispetto al basale non sono state diverse tra i gruppi Sparsentan e Irbesartan.
Il trattamento una volta al giorno con Sparsentan ha prodotto una riduzione significativa della proteinuria rispetto a Irbesartan negli adulti con nefropatia da IgA.
La sicurezza di Sparsentan è stata simile a quella di irbesartan.
Le analisi future dopo il completamento del periodo in doppio cieco di 2 anni mostreranno se questi effetti benefici si tradurranno in un potenziale nefroprotettivo a lungo termine di Sparsentan. ( Xagena2023 )
Heerspink HJL et al, Lancet 2023; 401: 1584-1594
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