Impiego degli inibitori della pompa protonica ed esiti cardiovascolari con Clopidogrel e Ticagrelor
Il significato clinico dell’interazione tra Clopidogrel ( Plavix ) e inibitori della pompa protonica ( PPI ) rimane non ben definito. È stata esaminata la relazione tra uso di inibitori della pompa protonica ed eventi cardiovascolari a 1 anno ( morte cardiovascolare, infarto miocardico, o ictus ) nei pazienti con sindrome coronarica acuta randomizzati a Clopidogrel o Ticagrelor ( Brilique ) in un’analisi di sottogruppo non-randomizzata dello studio PLATO ( Platelet Inhibition and Patient Outcomes ).
I principali tassi di endpoint erano più elevati per gli individui in cura con gli inibitori della pompa protonica ( n=6.539 ) rispetto a quelli che non ne facevano uso ( n=12.060 ) al momento della randomizzazione sia nel gruppo Clopidogrel (13.0% versus 10.9%; hazard ratio aggiustato, HR=1.20 ) che nel gruppo Ticagrelor ( 11.0% vs 9.2%, HR=1.24 ).
I pazienti in cura con farmaci gastrointestinali non appartenenti alla classe degli inibitori della pompa protonica hanno avuto tassi di endpoint primari simili, rispetto a quelli in cura con inibitori della pompa protonica ( trattamento gastrointestinale non-PPI rispetto a PPI: Clopidogrel, HR=0.98; Ticagrelor, HR=0.89 ).
Per contro, i pazienti non-sottoposti a terapia gastrica hanno presentato un tasso di end point primario significativamente minore ( trattamento con PPI versus nessun trattamento gastrointestinale: Clopidogrel, HR=1.29; Ticagrelor, HR=1.30 ).
In conclusione, l'uso di un inibitore della pompa protonica è risultato indipendentemente associato ad una maggiore incidenza di eventi cardiovascolari nei pazienti con sindrome coronarica acuta in cura con Clopidogrel.
Tuttavia, una associazione simile è stata osservata tra eventi cardiovascolari e uso di inibitori della pompa protonica durante il trattamento con Ticagrelor e con altri trattamenti gastrointestinali diversi dagli inibitori della pompa protonica.
Pertanto, nello studio PLATO, l'associazione tra uso di inibitori della pompa protonica ed eventi avversi può essere dovuta a fattori di confondimento, interpretando l’uso degli inibitori della pompa protonica più come un marker, che una causa, di più alti tassi di eventi cardiovascolari. ( Xagena2012 )
Goodman SG et al, Circulation 2012; 125: 978-986
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