Ticagrelor versus Aspirina per ictus acuto o attacco ischemico transitorio
Ticagrelor ( Brilique ) può essere una terapia antiaggregante più efficace dell'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) nella prevenzione della recidiva e di eventi cardiovascolari in pazienti con ischemia cerebrale acuta.
È stato condotto uno studio in doppio cieco, internazionale, controllato, in 674 Centri in 33 Paesi, in cui 13.199 pazienti con ictus ischemico non-grave o attacco ischemico transitorio ( TIA ) ad alto rischio che non avevano ricevuto trombolisi per via endovenosa o intra-arteriosa e senza ictus cardioembolico sono stati assegnati in modo casuale entro 24 ore dall'insorgenza dei sintomi a ricevere Ticagrelor ( dose di carico di 180 mg al giorno 1 seguito da 90 mg due volte al giorno per i giorni da 2 a 90 ) oppure Aspirina ( 300 mg al giorno 1 seguita da 100 mg al giorno per i giorni da 2 a 90 ).
L'endpoint primario era rappresentato dal tempo al verificarsi di ictus, infarto miocardico o morte entro 90 giorni.
Durante i 90 giorni di trattamento, un evento di endpoint primario si è verificato in 442 dei 6.589 pazienti ( 6.7% ) trattati con Ticagrelor rispetto a 497 dei 6.610 pazienti ( 7.5% ) trattati con Aspirina ( hazard ratio, HR=0.89; P=0.07 ).
L’ictus ischemico si è verificato in 385 pazienti ( 5.8% ) trattati con Ticagrelor e in 441 pazienti ( 6.7% ) trattati con Aspirina ( HR=0.87 ).
Il sanguinamento maggiore si è verificato nello 0.5% dei pazienti trattati con Ticagrelor e nello 0.6% dei pazienti trattati con Aspirina; l’emorragia intracranica, rispettivamente, nello 0.2% e 0.3%, e sanguinamento fatale nello 0.1% e 0.1%.
In conclusione, nello studio che ha coinvolto i pazienti con ictus ischemico acuto o attacco ischemico transitorio, Ticagrelor non è risultato superiore ad Aspirina nel ridurre il tasso di ictus, infarto miocardico o morte a 90 giorni. ( Xagena2016 )
Johnston SC et al, N Engl J Med 2016; 375: 35-43
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