Condizioni croniche di salute comuni nei sopravvissuti a trapianto di cellule staminali
Sebbene il trapianto di cellule ematopoietiche curi molte malattie del sangue, secondo uno studio pubblicato su Blood due terzi dei sopravvissuti a lungo termine presentano almeno una condizione cronica di salute dopo aver subito tale procedura,.
Nel complesso, questi pazienti presentano una probabilità 3.5 volte maggiore di sviluppare una condizione di salute grave o di pericolo per la vita, come ad esempio problemi cardiovascolari, endocrini, muscolo-scheletrici, così come nuovi casi di tumore, se confrontati con i loro consanguinei senza tumore.
Anche se i trapianti di cellule ematopoietiche hanno aiutato migliaia di pazienti a sopravvivere al cancro, l'onere delle malattie croniche a carico di questi sopravvissuti è notevole.
Uno studio ha valutato se l’aumento della consapevolezza del problema sia in grado di aiutare a garantire una qualità di vita costantemente elevata fra i sopravvissuti al trapianto.
Si stima ogni anno oltre 45.000 pazienti si sottopongano a trapianto di cellule ematopoietiche per combattere malattie letali come la leucemia, il linfoma e l’anemia aplastica. La procedura ripristina le cellule che formano il sangue nel midollo osseo del paziente distrutte dai trattamenti antitumorali, come la chemioterapia.
Anche se gli studi precedenti avevano dimostrato che più del 70% di coloro che sono sopravvissuti nei primi due anni dopo trapianto di cellule ematopoietiche sono destinati a sopravvivere a lungo termine, l'eliminazione del tumore non ha sempre portato a un pieno ripristino della salute.
La chemioterapia e la radioterapia somministrate prima del trapianto possono danneggiare molti organi, e hanno un impatto negativo sulla salute generale di coloro che sopravvivono al trapianto di cellule ematopoietiche.
Questo studio ha esaminato la prevalenza e la gravità delle condizioni di salute croniche riportate da 1022 sopravvissuti a trapianto di cellule ematopoietiche che hanno ricevuto il trapianto per un tumore ematologico o grave anemia aplastica al City of Hope o presso l'Università del Minnesota, tra il 1974 e il 1998.
I risultati sono stati confrontati con quelli di 309 consanguinei.
In generale, il 66% dei pazienti sopravvissuti a trapianto di cellule ematopoietiche ha riportato almeno una malattia cronica, la metà di loro ha riportato almeno due condizioni di salute cronica, e più di un terzo ( 35% ) ha riportato tre o più condizioni.
In confronto, il 39% dei consanguinei ha riportato almeno una condizione cronica di salute, ma solo il 15% ha avuto due o più condizioni, e il 6% ne ha avute tre o più.
Un punteggio di gravità di grado 1 ( lieve ) a 4 ( pericolo di vita ) è stato anche assegnato ad ogni condizione di salute.
Lievi e moderate condizioni comprendevano problemi oculari, disturbi dell'udito, ipertensione e problemi sensoriali, mentre le condizioni gravi includevano problemi cardiovascolari, gastrointestinali e muscolo-scheletrici, così come nuovi tumori maligni.
Nella coorte con trapianto di cellule ematopoietiche, il 18% dei pazienti ha segnalato condizioni di livello grave ( grado 3 o 4 ), mentre solo l'8% del gruppo di pari livello era in condizioni di grado 3 o 4. Inoltre, il 53% dei sopravvissuti che avevano ricevuto trapianto da un donatore ha manifestato malattia del trapianto contro l’ospite cronica ( GVHD ), una complicanza nella quale le cellule trapiantate attaccano le cellule del destinatario.
Sebbene la malattia del trapianto contro l’ospite sia curabile, questa complicanza ha contribuito in modo significativo all’aumento del rischio di sviluppare più condizioni gravi o pericolose per la vita in questi pazienti. Tra i sopravvissuti con malattia del trapianto contro l’ospite, quasi un quarto ha avuto condizioni gravi o pericolose per la vita, come disturbi cardiovascolari e gastrointestinali, e più della metà ha avuto due o più condizioni di salute gravi.
In conclusione, lo studio ha mostrato che i sopravvissuti a trapianto di cellule ematopoietiche hanno avuto un alto tasso di malattia a causa delle condizioni croniche di salute, soprattutto i soggetti con malattia del trapianto contro l’ospite cronica.
Viene raccomandata la conduzione di follow-up sistematici e mirati in questi pazienti ad alto rischio. ( Xagena2010 )
Fonte: American Society of Hematology, 2010
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