Tempistica della terapia antiretrovirale per infezione da HIV-1 e tubercolosi
La terapia antiretrovirale è indicata durante il trattamento della tubercolosi in pazienti con infezione da virus dell'immunodeficienza umana di tipo 1 ( HIV-1 ), ma non è nota la tempistica per l'inizio della terapia antiretrovirale quando viene effettuata una diagnosi di tubercolosi in pazienti con vari livelli di compromissione immunitaria.
È stato condotto uno studio in aperto e randomizzato, che ha confrontato la terapia antiretrovirale precoce ( entro 2 settimane dopo l'inizio del trattamento per la tubercolosi ) con quella tardiva ( tra 8 e 12 settimane dopo l'inizio del trattamento per la tubercolosi ) in pazienti infettati da virus HIV-1 con conta di cellule T CD4+ inferiori a 250 per millimetro cubico e sospetta tubercolosi.
L'endpoint primario era la proporzione di pazienti sopravvissuti e che non avevano avuto una nuova ( non-diagnosticata in precedenza ) sindrome da immunodeficienza acquisita ( AIDS ) definita, a 48 settimane.
In totale, sono stati arruolati 809 pazienti con una conta di cellule T CD4+ basale mediana di 77 per millimetro cubico e un livello di RNA di HIV-1 di 5.43 log(10) copie per millilitro.
Nel gruppo terapia antiretrovirale precoce, il 12.9% dei pazienti è andato incontro ad AIDS conclamato o è deceduto entro 48 settimane, rispetto al 16.1% nel gruppo terapia antiretrovirale tardiva ( P=0.45 ).
Tra i pazienti con screening della conta di cellule T CD4+ inferiore a 50 per millimetro cubico, il 15.5% dei pazienti nel gruppo terapia antiretrovirale precoce versus il 26.6% nel gruppo terapia antiretrovirale tardiva ha manifestato AIDS conclamato o è deceduto ( P=0.02 ).
La sindrome infiammatoria da immunoricostituzione associata alla tubercolosi è risultata più comune nel caso di terapia antiretrovirale precoce che di terapia antiretrovirale tardiva ( 11% vs. 5%, P=0.002 ).
Il tasso di soppressione virale a 48 settimane è stato pari a 74% e non ha mostrato differenze tra i gruppi ( P=0.38 ).
In conclusione, in generale la terapia antiretrovirale precoce non ha ridotto il tasso di nuovi casi di AIDS conclamato e decesso, rispetto alla terapia antiretrovirale tardiva.
In persone con conta di cellule T CD4+ inferiore a 50 per millimetro cubico, la terapia antiretrovirale precoce è risultata associata a un tasso inferiore di nuovi casi di AIDS conclamato e decesso. ( Xagena2011 )
Havlir DV et al, N Engl J Med 2011; 365:1482-1491
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