Efficacia della fecondazione in vitro nelle pazienti con tumori borderline, trattate in modo conservativo
E’ stata valutata la sicurezza e l’efficacia di una terapia contro l’infertilità in un gruppo di pazienti dopo trattamento conservativo dei tumori ovarici borderline.
Ricercatori della Cornell University di New York hanno studiato in modo retrospettivo 5 pazienti che, precedentemente sottoposte a trattamento conservativo per tumore ovarico borderline.
Al momento della diagnosi, l’età media delle pazienti era di 32.2 anni.
Il tempo medio trascorso tra la diagnosi iniziale di tumore borderline e l’esecuzione di una fecondazione in vitro è stato di 42.2 mesi.
Dopo aver praticato la fecondazione in vitro, il numero medio di oociti recuperati è stato di 7.9 con una percentuale media di fecondazione del 57.1%, e con un numero medio di 3,1 embrioni trasferiti a 3 giorni.
Ci sono state 6 gravidanze in 3 delle 5 pazienti con una percentuale di gravidanza “ per recupero ��? del 37.5% e “ per trasferimento ��? del 42.9%.
Il tempo medio di follow-up ( osservazione ) a partire dal primo ciclo di fecondazione in vitro è stato di 39.2 mesi.
Una paziente ha avuto 3 recidive tumorali ( tumori sierosi borderline, sotto l’aspetto istologico ) a 13, 27 e 43 mesi dopo il suo primo ciclo di fecondazione in vitro..
Al momento dell’ultimo follow-up tutte le pazienti non presentavano alcuna evidenza di malattia.
I risultati dello studio hanno indicato che la fecondazione in vitro può essere presa in considerazione nelle pazienti trattate in modo conservativo per tumori borderline.( Xagena2004 )
Fasouliotis S J et al, Fertil Steril 2004 ; 82 : 568-572
Gyne2004 Onco2004