I sopravvissuti a tumori infantili del sistema nervoso centrale sono a maggior rischio di mortalità tardiva e di sviluppo di nuova malattia tumorale
Gli adulti sopravvissuti a tumori infantili del sistema nervoso centrale sono ad alto rischio di morbilità a lungo termine e di mortalità tardiva.
Tuttavia, i pattern di mortalità tardiva, il rischio a lungo termine di successive neoplasie, le condizioni mediche debilitanti e gli esiti sociodemografici non sono state ben definite.
Ricercatori del St Jude Children's Research Hospital a Menphis negli Stati Uniti, hanno raccolto informazioni su trattamento, mortalità, condizioni mediche croniche e funzionamento neurocognitivo degli adulti con sopravvivenza a 5 anni dopo tumori del sistema nervoso centrale, diagnosticati tra il 1970 e il 1986 nel Childhood Cancer Survivor Study.
L’incidenza cumulativa di condizioni mediche croniche è stata confrontata tra i sopravvissuti e i loro fratelli utilizzando modelli di regressione di Cox.
Tra tutti i sopravvissuti a 5 anni che potevano essere inclusi nell’analisi ( n=2.821 ), la mortalità tardiva cumulativa a 30 anni è stata del 25.8%, soprattutto per ricorrenza e/o progressione della malattia primaria.
I pazienti sottoposti a radioterapia craniale di 50 Gy o superiore ( n=813 ) hanno presentato un’incidenza cumulativa di successiva neoplasia al sistema nervoso centrale del 7.1% a 25 anni dalla diagnosi rispetto all’1% dei pazienti che non erano stati sottoposti a radioterapia.
I sopravvissuti hanno mostrato un rischio più elevato, rispetto ai fratelli, di sviluppare nuove complicazioni endocrine, neurologiche o sensoriali 5 o più anni dopo la diagnosi.
Il declino neurocognitivo è risultato alto e proporzionale alla dose di radiazione per specifici tipi tumorali.
È stata osservata un’associazione dose dipendente tra radioterapia ai lobi frontale e/o temporale, e i tassi inferiori di occupazione e matrimonio.
In conclusione, i sopravvissuti a tumori infantili del sistema nervoso centrale sono ad alto rischio di mortalità tardiva e di sviluppo di successive neoplasie e condizioni mediche croniche. ( Xagena2009 )
Armstrong GT et al, J Natl Cancer Inst 2009; 101: 946-958
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