Tumori neuroendocrini gastrici e polmonari, approvato Afinitor nell’Unione Europea
La Commissione Europea ha approvato Everolimus ( Afinitor ) nel trattamento dei pazienti con tumori neuroendocrini ( NET, nonfunctional neuroendocrine tumors ) di origine gastrointestinale o polmonare non-operabili o metastatici.
Nello studio randomizzato e controllato RADIANT-4, pubblicato su The Lancet, che ha coinvolto 302 pazienti con tumori neuroendocrini gastrointestinali o polmonari non-funzionali, progressivi e avanzati, nell’analisi dei dati centralizzata Everolimus ha mostrato di prolungare in modo significativo, di 7.1 mesi, la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) rispetto al placebo: 11 mesi con Everolimus vs 3.9 mesi con placebo ( hazard ratio, HR=0.48; IC 95%: 0.35-0.67; P inferiore a 0.00001 ).
L’analisi condotta dai singoli sperimentatori ha evidenziato dati ancora più favorevoli: 14.0 mesi di sopravvivenza libera da progressione con Everolimus contro 5.5 mesi con placebo ( HR=0.39; 95% CI, 0.28-0.54; P inferiore a 0.001 ).
Nello studio RADIANT-4, i pazienti sono stati assegnati in modo casuale, in un rapporto 2: 1, a ricevere la migliore terapia di supporto più Everolimus a 10 mg al giorno ( n=205 ) oppure placebo ( n=97 ).
I tumori erano localizzati nel tratto gastrointestinale ( n=175 ), a livello polmonare ( n=90 ), o erano di origine ignota ( n=36 ).
L'endpoint primario dello studio era la sopravvivenza libera da progressione. Gli outcome secondari comprendevano la sopravvivenza globale, la risposta, e la sicurezza.
Gli eventi avversi gravi più comuni riportati in più del 5% dei pazienti nel sottogruppo con tumori del tratto gastrointestinale sono stati: ipertensione, diarrea, dolore addominale, stomatite, insufficienza renale acuta e affaticamento.
I NET sono un raro tipo di tumore che ha origine nelle cellule neuroendocrine presenti in tutto l’organismo, ma più frequentemente nel tratto gastrointestinale, nei polmoni o nel pancreas. I NET possono essere funzionanti o non-funzionanti: i NET funzionanti danno origine a sintomi causati dalla secrezione di ormoni e di altre sostanze; i NET non-funzionanti possono produrre sintomi causati dalla crescita del tumore, come il blocco, il dolore e il sanguinamento intestinale.
Al momento della diagnosi, il 5-44% dei pazienti con NET nel sistema gastrointestinale e il 28% dei pazienti con NET polmonare presentano una malattia in fase avanzata.
RADIANT-4 ( RAD001 In Advanced Neuroendocrine Tumors ) è uno studio prospettico multicentrico di fase III, in doppio cieco, randomizzato a gruppi paralleli, controllato con placebo. Lo studio clinico ha esaminato l’efficacia e la sicurezza di Everolimus più la migliore terapia di supporto, rispetto al placebo più migliore terapia di supporto in 302 pazienti con tumori NET di origine gastrointestinale o polmonare in progressione, ben differenziati, non-funzionanti e in fase avanzata.
Tutti i pazienti hanno ricevuto la migliore terapia di supporto durante il trattamento, la quale escludeva agenti antitumorali come gli analoghi della Somatostatina. I pazienti dovevano avere cessato il trattamento con analoghi della Somatostatina da 4 settimane prima di poter essere arruolati nello studio.
Everolimus ha dimostrato un’efficacia simile, indipendentemente dal fatto che il paziente avesse ricevuto una precedente terapia con analoghi della Somatostatina o meno.
I pazienti non avevano alcuna anamnesi o sintomi attivi di sindrome carcinoide, e avevano una progressione di malattia documentata entro i 6 mesi precedenti.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale in un rapporto 2:1 a ricevere quotidianamente per via orale Everolimus 10 mg oppure placebo.
L’endpoint primario di RADIANT-4 era la sopravvivenza libera da progressione valutata da revisione radiologica centralizzata. Gli endpoint secondari comprendevano la sicurezza, la sopravvivenza globale, il miglior tasso di risposta obiettiva ( definito come risposta completa più risposta parziale ) e il tasso di controllo della malattia.
Il profilo di sicurezza di Everolimus era in linea con quanto osservato nel corso di studi precedenti con questo farmaco. Gli eventi avversi più comuni correlati al trattamento hanno incluso: stomatite, diarrea, edema periferico, stanchezza e rash.
Al momento della data limite di analisi dei dati, le ragioni principali per l’interruzione del trattamento erano: progressione della malattia ( 37% nel braccio Everolimus vs 72% nel braccio placebo ) e gli eventi avversi ( 29% nel braccio Everolimus vs 7% nel braccio placebo ). ( Xagena2016 )
Fonte: Novartis, 2016
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