L’OMS raccomanda la vaccinazione anti-influenzale ai soggetti a rischio di sviluppare complicanze e al personale sanitario
C’è incertezza riguardo al possibile ripresentarsi della SARS in coincidenza con la stagione invernale.
Diverse malattie respiratorie si presentano con minore frequenza ad alte temperature e ad alti livelli di umidità, per poi ripresentarsi quando il freddo ritorna.
Non esistono ad oggi vaccini in grado di prevenire la SARS, così come non sono disponibili test diagnostici rapidi.
Poiché la SARS ha una presentazione simile a quella dell’influenza, può risultare difficile per il medico fare diagnosi differenziale.
E’ per questo motivo che secondo l’OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) un’efficace campagna anti-influenzale potrebbe ridurre i casi di polmonite, permettendo in tal modo di semplificare l’identificazione di possibili casi di SARS.
Generalmente i virus influenzali infettano il 10-20% della popolazione totale.
La maggior parte delle gravi complicanze e delle morti associate all’influenza avvengono in certi gruppi ad alto rischio.
Le persone a maggior rischio sono: anziani, soggetti immunocompromessi e persone con malattie cardiopolmonari, renali o metaboliche croniche.
L’OMS raccomanda che la vaccinazione anti-influenzale sia riservata , in modo prioritario , ai pazienti a rischio di sviluppare complicanze , e al personale sanitario. ( Xagena2003 )
Fonte: WHO / World Health Organization, 2003