I microsanguinamenti cerebrali sono un fattore di rischio per l’emorragia intracerebrale correlata a Warfarin
I microsanguinamenti cerebrali sono noti per essere indicativi di una microangiopatia soggetta a sanguinamento e potrebbero predire un’emorragia intracerebrale incidente.
Un gruppo di Ricercatori coreani ha valutato se i microsanguinamenti fossero associati all’incidenza di emorragia intracerebrale correlata a Warfarin ( Coumadin ).
Ventiquattro pazienti con emorragia intracerebrale mentre erano in trattamento ambulatoriale con Warfarin sono stati selezionati per lo studio.
Durante lo stesso periodo sono stati arruolati in maniera casuale 48 controlli tra soggetti che facevano uso di Warfarin ma non avevano una storia clinica di emorragia intracerebrale.
Si sono verificati più casi di pazienti con microsanguinamento nel gruppo emorragia intracerebrale, rispetto al gruppo controllo (79.2% versus 22.9%; pInoltre il numero di microsanguinamenti è risultato significativamente correlato con la presenza di emorragia intracranica correlata al Warfarin.
L’analisi di regressione logistica condizionale ha mostrato che l’aumento del tempo di protrombina e la presenza di microsanguinamenti erano legati in maniera indipendente all’incidenza di emorragia intracranica correlata a Warfarin ( microsanguinamenti: OR aggiustata = 83.12 ).
Questo studio suggerisce che i sottostanti microsanguinamenti sono associati in maniera indipendente con l’incidenza di emorragia intracerebrale correlata a Warfarin. ( Xagena2009 )
Lee SH et al, Neurology 2009; 72: 224-231
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