Manifestazioni neurologiche della malattia di Alzheimer familiare autosomica dominante
La malattia di Alzheimer familiare autosomica dominante ( ADAD ) è una malattia rara con sintomi neurologici non-amnesici in alcune presentazioni cliniche.
Sono stati confrontati i dati dei partecipanti sintomatici allo studio osservazionale DIAN-OBS ( Dominantly Inherited Alzheimer Network ) con quelli riportati in letteratura per stimare le prevalenze di sintomi neurologici non-amnesici nei partecipanti con malattia di Alzheimer familiare autosomica dominante.
Il database prospettico DIAN-OBS ha reclutato partecipanti da Centri di studio negli Stati Uniti, Europa e Australia, tra il 2008 e il 2014.
È stata anche fatta una revisione sistematica delle pubblicazioni per estrarre i dati clinici dei partecipanti sintomatici con la malattia di Alzheimer familiare autosomica dominante.
Sono stati utilizzati i dati per età di insorgenza ( dal primo report di declino cognitivo ), decorso della malattia dall'esordio alla morte, e presenza di 13 risultati neurologici che sono stati riportati in associazione con la malattia di Alzheimer familiare autosomica dominante.
Sono state studiate le prevalenze dei vari sintomi neurologici non-amnesici e i contributi dell’età all’insorgenza e del tipo specifico di mutazione sui sintomi.
Il set di dati DIAN-OBS ha coinvolto 107 individui con dati clinici dettagliati formanti la coorte DIAN-OBS.
La revisione sistematica ha individuato 188 pubblicazioni di relazioni su 1.228 individui sintomatici, con dettagliate descrizioni degli esami neurologici disponibili per 753 individui che hanno formato la coorte di dati pubblicati.
Le manifestazioni cognitive non-amnesiche più prevalenti nei partecipanti alla coorte DIAN-OBS sono state quelle tipiche di una malattia di Alzheimer da lieve a moderata, compresa agnosia visiva ( 55.1% ), afasia ( 57.9% ) e cambiamenti comportamentali ( 61.7% ).
Le manifestazioni cognitive non-amnesiche sono risultate meno diffuse nella coorte di dati pubblicati ( ad esempio, agnosia visiva 5.6%, afasia 23.0%, e cambiamenti comportamentali 31.7% ).
La prevalenza di manifestazioni neurologiche non-cognitive nella coorte DIAN-OBS è risultata bassa, comprendendo mioclono e spasticità ( 9.3% ) e convulsioni ( 2.8% ), e moderata per parkinsonismo ( 11.2% ).
Per contro, la prevalenza è stata maggiore nella coorte di dati pubblicati per mioclono e spasticità ( 19.4% e 15.0%, rispettivamente ), parkinsonismo ( 12.5% ) e convulsioni ( 20.3% ).
In una analisi della coorte di dati pubblicati, l’ictus ischemico era più prevalente in età più avanzata alla comparsa dei sintomi di malattia di Alzheimer familiare autosomica dominante ( odds ratio, OR=1.09 per aumento di 1 anno nell’età di insorgenza, P=0.0003 ); i sintomi motori erano più comuni con la più giovane età di insorgenza ( mioclono 0.93, P=0.0007, convulsioni 0.95, P=0.0018; deficit corticobulbare 0.91, P=0.0012; atassia cerebellare 0.82, P=0.0002 ).
Nella coorte DIAN-OBS, i sintomi non-cognitivi erano più comuni in fasi più gravi della malattia.
Le manifestazioni cliniche non-cognitive della malattia di Alzheimer sembrano influenzare una piccola percentuale di partecipanti con forma lieve o moderata di malattia di Alzheimer familiare autosomica dominante, e sono probabilmente influenzate dalla gravità della malattia, e dai fattori ambientali e genetici.
Nel valutare i pazienti con potenziale malattia di Alzheimer familiare autosomica dominante, i medici devono tenere presente che i sintomi cognitivi tipici della malattia di Alzheimer sporadica rappresentano la rilevazione più consistente, con alcuni pazienti che manifestano sintomi neurologici non-cognitivi.
Sono necessari studi per determinare i fattori ambientali e genetici che causano questi sintomi neurologici. ( Xagena2016 )
Tang M et al, Lancet Neurology 2016; 15: 1317-1325
Neuro2016