Previsione della malattia di Alzheimer nei soggetti con lieve compromissione cognitiva amnestica e non-amnestica
È stata confrontata l'accuratezza predittiva di beta-amiloide (Abeta)1-42 e tau totale nel liquido cerebrospinale, volume dell'ippocampo e genotipo APOE per la demenza nella malattia di Alzheimer nei soggetti con decadimento cognitivo lieve amnestico ( aMCI ) e decadimento cognitivo lieve non-amnestico ( naMCI ).
Sono stati selezionati 399 soggetti con aMCI e 226 soggetti con naMCI da una coorte clinica.
Sono stati misurati Abeta1-42 e tau nel fluido cerebrospinale mediante ELISA ( n=231 ), il volume dlel’ippocampo mediante MRI ( n=388 ) e APOEepsilon4 ( n=523 ).
Il follow-up è stato eseguito ogni anno fino a 5 anni.
Le misure di esito erano la progressione alla demenza di tipo Alzheimer e il declino cognitivo.
Per 538 soggetti ( 86% ) era disponibile almeno un follow-up.
Un totale di 132 soggetti con aMCI ( 38% ) e 39 soggetti con naMCI ( 20% ) sono progrediti a demenza di tipo Alzheimer dopo un follow-up medio di 2.5 anni.
Il liquido cerebrospinale Abeta1-42, tau, il rapporto Abeta1-42 / tau, il volume dell’ippocampo e APOEepsilon4 hanno predetto la demenza di tipo Alzheimer in ogni sottogruppo di decadimento cognitivo lieve con la stessa accuratezza diagnostica complessiva.
Tuttavia, la concentrazione di Abeta1-42 nel liquido cerebrospinale è stata più alta e la atrofia ippocampale meno grave nei soggetti con naMCI rispetto ai soggetti con aMCI. Ciò ha ridotto la sensibilità, ma ha aumentato la specificità di questi marcatori per la demenza di tipo Alzheimer nei soggetti con naMCI.
In conclusione, i biomarcatori di malattia di Alzheimer sono utili per prevedere la demenza di tipo Alzheimer nei soggetti con aMCI e naMCI.
Tuttavia, i biomarcatori potrebbero non essere così sensibili per la diagnosi precoce di malattia di Alzheimer in naMCI rispetto a aMCI. ( Xagena2013 )
Vos SJB et al, Neurology 2013; 80: 1124-1132
Neuro2013