Un breve ciclo di trattamento con immunoglobuline per via endovenosa rallenta la malattia di Alzheimer nella fase iniziale
I pazienti con malattia di Alzheimer in fase iniziale trattati con 5 iniezioni di immunoglobulina per via endovenosa ( IVIG ) hanno mostrato meno atrofia cerebrale dopo 1 anno, rispetto ai pazienti che avevano ricevuto placebo.
Sono stati presentati i dati ad 1 anno, riferiti a 28 pazienti; lo studio ha una durata pianificata di 2 anni.
Lo studio ha mostrato una riduzione del 5.70% rispetto al basale del volume dei ventricoli cerebrali misurato con la risonanza magnetica ( RMI ) nei 14 pazienti trattati con le immunoglobuline per via endovenosa, rispetto a una diminuzione dell’8.76% nei 14 pazienti del gruppo placebo ( P=0.028 ).
Sono stati arruolati 52 pazienti con un decadimento cognitivo lieve attribuito alla malattia di Alzheimer; 2 pazienti hanno interrotto lo studio prima del completamento del ciclo di 8 settimane di terapia con immunoglobuline.
I pazienti erano di sesso femminile per il 60%, ed avevano una età media di 72 anni al momento dell’arruolamento.
La prima fase dello studio ha avuto una durata di 6 mesi, ed è stata seguita da una estensione di 1 anno in aperto. I pazienti hanno ricevuto infusioni di IVIG ( 0.4 g/kg per dose ) ogni 2 o 4 settimane.
Nei 28 pazienti che hanno completato il primo anno di follow-up, i punteggi dei test cognitivi standard non hanno mostrato cambiamenti significativi rispetto al basale.
I punteggi alla scala MMSE ( Mini-Mental State Examination ) erano in media 26.07 al basale e sono diminuiti a 25.79 dopo 1 anno nei 14 pazienti del gruppo trattato con immunoglobuline; nel gruppo placebo si è passati da 26.57 a 26.29.
I punteggi alla scala CDR ( Clinical Dementia Rating Scale; somma degli item ) nel gruppo trattato con immunoglobuline sono aumentati da 1.79 al basale a 2.71; nel gruppo placebo sono passati da 1.39 a 2.29.
I dati sulla funzione cognitiva sono troppo scarsi e preliminari per poter trarre conclusioni; tuttavia, il rallentamento della atrofia cerebrale rappresenta un risultato importante. ( Xagena2013 )
Fonte: American Academy of Neurology ( AAN ) Meeting, 2013
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