Confronto tra angioplastica primaria e fibrinolisi preospedaliera nell’infarto miocardico acuto: dati a 5 anni
Lo studio CAPTIM ( Comparison of primary Angioplasty and Pre-hospital fibrinolysis In acute Myocardial infarction ) non ha trovato nessuna evidenza che la strategia basata sull’angioplastica primaria sia superiore in termini di esiti a 30 giorni ad una strategia basata sulla fibrinolisi pre-ospedaliera, nei pazienti gestiti precocemente nel corso della fase acuta dell’infarto miocardico.
Sono state confrontate le due strategie a 5 anni.
Lo studio CAPTIM ha interessato 840 pazienti, gestiti in un ambiente pre-ospedaliero entro 6 ore dell’infarto miocardico con sopraslivellamento ST ( STEMI ).
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale all’angioplastica primaria ( n=421 ) o a fibrinolisi preospedaliera con rtPA ( attivatore tissutale del plasminogeno ricombinante; n=419 ) con immediato trasferimento ad un Centro interventistico.
Il follow-up ha riguardato il 94.6% dei pazienti.
All’analisi intent-to-treat, la mortalità per tutte le cause a 5 anni è stata del 9.7% nel gruppo fibrinolisi preospedaliera contro il 12.6% nel gruppo angioplastica primaria ( hazard ratio, HR=0.75; p=0.18 ).
Per i pazienti trattati prima delle 2 ore, la mortalità a 5 anni è stata del 5.8% nella fibrinolisi pre-ospedaliera, rispetto all’11.1% nel gruppo angioplastica primaria ( HR=0.50; p=0.04 ), mentre è stata, rispettivamente, pari al 14.5% e al 14.4% nei pazienti trattati dopo le 2 ore ( HR=1.02; p=0.92 ).
In conclusione, il periodo osservazionale a 5 anni conferma gli esiti a 30 giorni dello studio, mostrando una mortalità simile per l’intervento coronarico percutaneo e la fibrinolisi preospedaliera seguita da trasferimento in un Centro interventistico.
Per i pazienti trattati entro 2 ore dall’inizio dei sintomi, la mortalità a 5 anni era più bassa con la lisi preospedaliera. ( Xagena2009 )
Bonnefoy E et al, Eur Heart J 2009; 30: 1598-1606
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