Antibiotici: lincosamidi
Clindamicina
La Clindamicina è un antibiotico attivo principalmente sui batteri Gram positivi e su molti anaerobi, e viene impiegata nel trattamento delle infezioni del tratto respiratorio, della pelle, a livello pelvico e vaginale, dell’addome, nella profilassi dell’endocardite e nelle infezioni stafilococciche delle ossa e delle articolazioni.
Tuttavia, il suo impiego è limitato dai gravi effetti indesiderati che causa.
L’evento avverso più grave è la colite da antibiotico con esito anche fatale. Si presenta soprattutto nelle donne di mezza età e nelle donne anziane, sottoposte ad interventi chirurgici.
In caso di terapia prolungata nei neonati e nei bambini, è consigliato il controllo della funzionalità renale ed epatica. Lo stesso dicasi per la gravidanza e l’allattamento.
E’ sconsigliata la somministrazione di Clindamicina per via endovenosa rapida.
La Clindamicina si concentra nelle ossa e viene escreta sia a livello biliare che urinario.
Gli effetti indesiderati maggiormente riscontrati durante il trattamento con Clindamicina sono: diarrea, vomito, nausea, malessere addominale, colite da antibiotico, ittero, alterazione della funzionalità epatica, neutropenia, eosinofilia, agranulocitosi, trombocitopenia, rash cutaneo, orticaria, prurito, reazioni anafilattiche, eritema multiforme, dermatite esfoliativa e vescicolo-bollosa, dolore, edema, ascessi a seguito della somministrazione intramuscolare e tromboflebiti a seguito della somministrazione endovenosa.
Prodotti a base di Clindamicina: Clindamicina, Dalacin C, Dalacin C fosfato.
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