Gli inibitori della pompa protonica associati a rischio di ospedalizzazione per polmonite e di uso di antibiotici
Ricercatori dell’University of South Australia ad Adelaide hanno compiuto uno studio con l’obiettivo di determinare se gli inibitori della pompa protonica fossero associati a ospedalizzazione per polmonite.
I dati sono stati ottenuti da 185.533 veterani australiani nel periodo compreso tra il 2002 e il 2006; l’età dei soggetti esaminati era di 65 anni o superiore.
L’endpoint primario era rappresentato dall’ospedalizzazione per polmonite, mentre gli endpoint secondari comprendevano l’ospedalizzazione per polmonite batterica e il trattamento con antibiotici per le infezioni del tratto respiratorio superiore.
Dopo aggiustamento per potenziali confondenti. È stato osservato un aumentato rischio di ospedalizzazione per polmonite tra coloro che erano stati esposti agli inibitori della pompa protonica, rispetto a coloro che non lo erano stati ( rate ratio, RR=1.16 ).
Il rischio non è risultato aumentato per la polmonite batterica ( RR=1.13 ), che rappresentava l’8% dei casi di polmonite.
E’ stato riscontrato un aumentato rischio di dispensazione di antibiotici tra i soggetti esposti agli inibitori della pompa protonica.
In conclusione, gli inibitori della pompa protonica sono associati ad un aumentato rischio, seppur piccolo, di ospedalizzazione per polmonite. ( Xagena2009 )
Roughead EE et al, Med J Aust 2009; 190: 114-116
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