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Correlazioni in Medicina



Schizofrenia: Aripiprazolo appare essere associato ad un rischio di diabete e di malattia coronarica inferiore rispetto alla terapia standard


I pazienti affetti da schizofrenia sono ad aumentato rischio di sviluppare diabete mellito e malattia cardiovascolare. Inoltre, alcuni farmaci antipsicotici atipici sono associati a disturbi metabolici.

Negli studi clinici, gli effetti sui parametri metabolici dell’Aripiprazolo ( Abilify ) sono simili a quelli osservati con il placebo, e superiori a quelli con Olanzapina ( Zyprexa ).
Lo studio STAR ( Schizophrenia Trial of Aripiprazole ) ha dimostrato efficacia comparabile dell’Aripiprazolo versus lo standard di cura.

In un’analisi post hoc, i dati dello studio STAR sono stati utilizzati per valutare i rischi di diabete e malattia coronarica nei pazienti con schizofrenia.

Mediante l’uso di modelli ( Stern e Framingham ) è stato predetto il rischio di diabete a 7.5 anni e di malattia coronarica a 10 anni.

I pazienti trattati con Aripiprazolo presentavano più favorevoli cambiamenti nei valori dei lipidi, della glicemia e nel peso corporeo, rispetto alla terapia standard ( farmaci scelti dai medici curanti: Quetiapina, Olanzapina o Risperidone ).

In una sottocampione di pazienti, di cui erano noti i valori lipidici e glicemici a digiuno, il modello Stern ha predetto una più bassa incidenza di diabete di nuova insorgenza di 23,4 con Aripiprazolo, rispetto alla terapia standard in un’ipotetica coorte di 1000 pazienti .
L’NNT ( numero necessario da trattare ) per evitare un evento avverso atteso con la terapia standard è risultato pari a 43.

Nella stessa popolazione, il modello di Framingham ha predetto meno eventi ( 3.9 ) di malattia coronarica, con un valore NNT per l’Aripiprazolo di 256.

Dall’analisi è emerso che i pazienti trattati con Aripiprazolo presentano cambiamenti più favorevoli nei parametri metabolici, rispetto alla terapia standard, con conseguente riduzione del rischio di diabete e di coronaropatia. ( Xagena2008 )

Blonde L et al, J Chin Psychiatry 2008; Epub ahead of print


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