Rischio di tromboembolismo venoso nei pazienti trattati con Cisplatino
Diversi report hanno mostrato che il Cisplatino ( Platinex ) è associato ad un aumentato rischio di tromboembolismo. Tuttavia, poiché l'eccesso di rischio di eventi tromboembolici venosi ( TEV ) con la chemioterapia a base di Cisplatino non è stato ben descritto, è stata condotta una revisione sistematica e una meta-analisi di studi randomizzati controllati che avevano valutato l'incidenza e il rischio di eventi tromboembolici venosi associati alla chemioterapia a base di Cisplatino.
Gli studi eleggibili hanno incluso studi prospettici randomizzati di fase II e III che avevano preso in esame la chemioterapia a base di Cisplatino, rispetto alla terapia non a base di Cisplatino nei pazienti con tumori solidi.
L’analisi ha riguardato 8.216 pazienti con diversi tumori solidi in fase avanzata da 38 studi controllati randomizzati.
L'incidenza di eventi tromboembolici è stata pari all’1.92% nei pazienti trattati con chemioterapia a base di Cisplatino e 0.79% nei pazienti trattati con regimi non a base di Cisplatino.
I pazienti trattati con chemioterapia a base di Cisplatino hanno avuto un aumento significativo del rischio di eventi tromboembolici ( RR=1.67; P=0.01 ).
L'analisi esplorativa dei sottogruppi ha rivelato il più alto RR di eventi tromboembolici nei pazienti trattati con una dose equivalente settimanale di Cisplatino maggiore a 30 mg/m2 ( RR=2.71; P=0.02 ) e in studi presentati nel periodo 2000-2010 ( RR=1.72; P=0.01 ).
In conclusione, il Cisplatino è risultato associato a un significativo aumento del rischio di eventi tromboembolici nei pazienti con tumori solidi avanzati rispetto ai regimi chemioterapici non a base di Cisplatino. ( Xagena2012 )
Seng S et al, J Clin Oncol 2012; 30: 4416-4426
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