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Correlazioni in Medicina



Benzodiazepine e rischio di demenza


È stata valutata l'associazione tra uso di benzodiazepine e demenza incidente nello studio prospettico PAQUID.

Sono stati coinvolti nello studio 1.063 uomini e donne ( età media 78.2 anni ) liberi da demenza e che non hanno iniziato ad assumere benzodiazepine almeno fino al terzo anno di follow-up.

La principale misura di esito era la demenza incidente, confermata da un neurologo.

Nel corso di un follow-up di 15 anni, sono stati confermati 253 casi incidenti di demenza.

Il nuovo uso di benzodiazepine è risultato associato a un aumento del rischio di demenza ( hazard ratio [ HR ] multivariabile aggiustato 1.60 ).

L’analisi di sensitività che ha considerato l'esistenza di sintomi depressivi ha mostrato una associazione simile ( HR=1.62 ).

Un'analisi secondaria ha aggregato coorti di partecipanti che hanno iniziato a usare le benzodiazepine durante il follow-up e hanno valutato l'associazione con la demenza incidente.
L'hazard ratio raggruppato tra le 5 coorti di nuovi utilizzatori di benzodiazepine era pari a 1.46.

I risultati di uno studio caso-controllo complementare nidificato hanno mostrato che l'uso di benzodiazepine era associato a un aumento di circa il 50% del rischio di demenza ( odds ratio, OR=1.55 ), rispetto ai non-utilizzatori.

I risultati erano simili per i pazienti che ne hanno fatto uso in passato ( OR=1.56 ) e per gli utilizzatori recenti ( OR=1.48 ), ma hanno raggiunto la significatività solo per i passati utilizzatori.

In conclusione, in questo studio prospettico basato sulla popolazione, un nuovo uso di benzodiazepine è stato associato a un aumentato rischio di demenza.
Il risultato era robusto nelle analisi di dati aggregati in tutte le coorti di nuovi utilizzatori delle benzodiazepine nel corso dello studio e in uno studio caso-controllo complementare.
Considerando l’ampia prescrizione delle benzodiazepine e il numero di potenziali effetti negativi di questa classe di farmaci nella popolazione generale, bisognerebbe mettere in guardia i pazienti da un uso indiscriminato e generalizzato. ( Xagena2012 )

Billioti de Gage S et al, BMJ 2012; 345: e6231

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