Le statine non sembrano esercitare un effetto preventivo nella demenza
E’ stata aggiornata una revisione Cochrane pubblicata per la prima volta nel 2001, quando non c’erano sufficienti prove disponibili per raccomandare l’uso di statine per la prevenzione della malattia di Alzheimer.
La nuova revisione ha ampliato gli obiettivi ed è stata condotta con lo scopo di valutare gli effetti delle statine nella prevenzione della demenza, non solamente della malattia di Alzheimer.
Sono stati inclusi nell’analisi gli studi in doppio cieco, randomizzati, placebo-controllati sull’uso di statine in persone a rischio di malattia di Alzheimer e demenza.
Sono stati identificati 2 studi clinici per un totale di 26.340 partecipanti: HPS 2002 e PROSPER 2002.
L’intervallo di età tra i 2 studi è stato di 40-82 anni.
Lo studio PROSPER 2002 ha incluso 5.804 pazienti di età compresa tra 70 e 82 anni e hanno preso parte a HPS 20.536 pazienti con almeno 70 anni all’arruolamento.
Nello studio HPS 2002, all’ingresso sono stati riscontrati livelli di colesterolo totale medio di 5.9 mmol/l, colesterolo LDL di 3.4 mmol/l con una riduzione media del colesterolo LDL di 1.0 mmol/l in pazienti trattati con Simvastatina ( Zocor ) rispetto a quelli trattati con placebo.
Nello studio PROSPER 2002, all’ingresso sono stati osservati livelli di colesterolo totale medio di 5.7 mmol/l, colesterolo LDL di 3.8 mmol/l con una riduzione media del colesterolo LDL di 1.02 mmol/l in pazienti trattati con Pravastatina ( Sanaprav ) rispetto a quelli trattati con placebo.
Il follow-up medio è stato di 3.2 anni nello studio PROSPER e di 5 anni nello studio HPS 2002.
Lo stato cognitivo è stato misurato in differenti momenti e con differenti scale e di conseguenza non è stato possibile combinare i dati nella meta-analisi.
Non è stata osservata differenza nell’incidenza di demenza nello studio HPS 2002 ( 31 casi nel gruppo Simvastatina, 31 casi nel gruppo placebo ), e neppure nella performance alla scala modificata TICS ( Telephone Interview for Cognitive Status ) al termine del follow-up ( 23.7% gruppo Simvastatina con declino cognitivo versus 24.2% nel gruppo placebo ).
Non è stata osservata differenza cognitiva tra i gruppi in relazione all’età all’ingresso nello studio o a una precedente storia di malattia cerebrovascolare.
La funzione cognitiva è diminuita con la stessa velocità in entrambi i gruppi di trattamento dello studio PROSPER 2002, non sono state osservate differenze significative tra gruppo Pravastatina e gruppo placebo nella performance su codici di digitazione di lettere, picture word learning test e Stroop and Mini Mental State Examination.
Non sono emerse prove a favore dell’ipotesi che le statine abbiano effetto negativo sulla funzione cognitiva.
In conclusione, esistono buone evidenze derivate da studi clinici randomizzati e controllati sul fatto che le statine somministrate in tarda età a soggetti a rischio di malattia vascolare non abbiano effetto nella prevenzione della malattia di Alzheimer o della demenza. ( Xagena2009 )
McGuinness B et al, Cochrane Database Syst Rev 2009; (2): CD003160
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