Trattamento preventivo dell’emicrania: quando è necessario?
A. Costa e F. Antonaci, Dipartimento di Scienze Neurologiche, Istituto Neurologico Mondino, Università di Pavia
Il trattamento preventivo dell'emicrania riveste un notevole interesse in termini di aspettative per il medico e il paziente. Il farmaco ideale dovrebbe essere quello che elimina completamente gli attacchi di emicrania risolvendo completamente la sintomatologia del paziente.
I farmaci attualmente disponibili (farmaci preventivi), fatte sporadiche eccezioni, hanno un’efficacia del 50% nel ridurre la frequenza degli attacchi e pertanto i pazienti hanno la necessità di assumere anche i farmaci per l'attacco emicranico (farmaci sintomatici). Le indicazioni al trattamento preventivo sono le seguenti: 1) due o più attacchi emicranici al mese, disabilitanti, che durano 3 o più giorni; 2) controindicazione o inefficacia del trattamento sintomatico, 3) uso di farmaci sintomatici superiore a 2 volte alla settimana; oppure: 4) in casi particolari: emicrania emiplegica, attacchi di cefalea dove sia presumibile l'occorrenza di un deficit neurologico permanente. Queste norme diventano più rigide durante la gravidanza nel caso la cefalea diventi più intensa, e si accompagni a nausea e vomito. ( 2000 )