Prevalenza delle varianti di FOXC1 negli individui con una diagnosi sospetta di glaucoma congenito primario
Le forme primarie e secondarie di glaucoma infantile hanno molti meccanismi causali distinti e in molti casi non è immediatamente chiara una causa.
L'ampio spettro fenotipico del glaucoma secondario, in particolare nei soggetti con varianti dei geni FOXC1 o PITX2 associati alla sindrome di Axenfeld-Rieger, rende più difficile la diagnosi dei pazienti con fenotipi più lievi. Questi casi sono occasionalmente classificati e gestiti come glaucoma congenito primario.
È stata esaminata la prevalenza delle varianti di FOXC1 nei partecipanti con sospetta diagnosi di glaucoma congenito primario.
Coorti australiane e italiane sono state arruolate dal 2007 al 2016.
Gli individui australiani sono stati reclutati attraverso il Registro australiano e neozelandese del glaucoma avanzato e gli individui italiani attraverso l'Unità genetica e oftalmologica della ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano.
È stato eseguito il sequenziamento dell'esoma, in combinazione con il sequenziamento Sanger e l'amplificazione legatura-dipendente multipla della sonda ( MLPA ) per rilevare le varianti di FOXC1 in soggetti con una sospetta diagnosi di glaucoma congenito primario.
Gli esiti principali erano l’identificazione delle varianti dei singoli nucleotidi e dei numeri di copie in FOXC1, insieme alla caratterizzazione fenotipica degli individui portatori.
Sono stati inclusi un totale 131 soggetti con una sospetta diagnosi di glaucoma congenito primario.
L'età media al momento dell'arruolamento nella coorte australiana era di 24.3 anni; 37 su 84 partecipanti australiani ( 44.0% ) erano donne e 71 su 84 ( 84.5% ) erano di origine europea.
L'età media al momento dell'arruolamento era di 22.5 anni nella coorte italiana; 21 su 47 partecipanti italiani ( 44.7% ) erano donne e 45 su 47 ( 95.7% ) erano di origine europea.
Sono state osservate varianti deleterie rare e previste di FOXC1 in 8 su 131 partecipanti ( 6.1% ) o in 8 su 166 partecipanti ( 4.8% ) includendo quelle spiegate dalle varianti di CYP1B1.
Al riesame o a nuovo esame, tutti questi individui presentavano almeno 1 caratteristica oculare e/o sistemica rilevabile associata alla sindrome di Axenfeld-Rieger.
Questi dati hanno evidenziato l'eterogeneità genetica e fenotipica del glaucoma infantile e supportano l'uso di panel genici che incorporino FOXC1 come ausilio diagnostico, soprattutto perché le caratteristiche cliniche della sindrome di Axenfeld-Rieger possono essere sfuggenti.
È necessaria un'ulteriore replica di questi risultati per supportare l'uso futuro di tali panel. ( Xagena2019 )
Siggs OM et al, JAMA Ophthalmol 2019; 137: 348-355
Oftalm2019