Esiti della gravidanza dopo esposizione materna a Rituximab
Rituximab ( MabThera ) è un anticorpo chimerico anti-CD20 monoclonale di deplezione delle cellule B indicato per alcune neoplasie ematologiche e per l’artrite reumatoide attiva con risposta inadeguata agli antagonisti del fattore di necrosi tumorale ( TNF ).
Nonostante sia consigliabile evitare la gravidanza, le donne possono inavvertitamente iniziare una gravidanza durante o dopo il trattamento con Rituximab.
Utilizzando la banca dati globale sulla sicurezza di Rituximab, sono state identificate 231 gravidanze associate con l'esposizione materna a Rituximab.
Le indicazioni materne includevano linfoma, citopenie autoimmuni e altre malattie autoimmuni.
La maggior parte dei casi sono stati confusi dall'uso concomitante di farmaci potenzialmente teratogeni e da grave malattia di base.
Su 153 gravidanze con esiti noti, 90 hanno portato alla nascita di neonati vivi; 22 bambini sono nati prematuramente; c’è stata una morte neonatale a 6 settimane.
Undici neonati hanno presentato anomalie ematologiche; nessuno aveva infezioni corrispondenti.
Sono state segnalate 4 infezioni neonatali ( febbre, bronchiolite, epatite da citomegalovirus e corioamnionite ).
Sono state identificate 2 malformazioni congenite: piede torto in uno di 2 gemelli, e malformazione cardiaca in un singolo nato.
Si è verificata una morte materna da pre-esistente trombocitopenia autoimmune.
Anche se sono state osservate poche malformazioni congenite o infezioni neonatali tra i neonati esposti, alle donne si dovrebbe continuare a sconsigliare la gravidanza a meno di 12 mesi dall'esposizione a Rituximab. ( Xagena2011 )
Chakravarty EF et al, Blood 2011; 117: 1499-1506
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