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Correlazioni in Medicina



Incidenza di linfedema unilaterale del braccio dopo tumore mammario


L’insieme delle evidenze legate all’incidenza e ai fattori di rischio di linfedema associato a carcinoma mammario è aumentato e migliorato in termini di qualità nell’ultimo decennio.

E’ stata condotta una revisione sistematica della letteratura e una meta-analisi per valutare l’incidenza di linfedema unilaterale del braccio dopo tumore alla mammella e ha valutato le prove disponibili per i fattori di rischio di linfedema.

Sono stati individuati gli articoli che valutavano l’incidenza o la prevalenza di linfedema del braccio dopo carcinoma mammario o i suoi fattori di rischio pubblicati nel periodo 2000-2012.

I fattori di rischio sono stati valutati e raggruppati in 4 livelli di evidenza, sulla base della consistenza delle osservazioni e della qualità e della quantità degli studi che hanno contribuito a fornire informazioni.

In totale, 72 studi hanno soddisfatto i criteri di inclusione per la valutazione della incidenza di linfedema, per una stima aggregata del 16.6%.

La stima è diventata pari a 21.4% se ristretta ai dati derivati dagli studi prospettici di coorte ( 30 studi ).

L’incidenza di linfedema del braccio ha mostrato aumenti fino a 2 anni dopo la diagnosi o dopo la chirurgia per carcinoma alla mammella ( 24 studi con tempo dalla diagnosi o dalla chirurgia di 12 a meno di 24 mesi; 18.9% ), il livello più alto è stato raggiunto quando valutato con più di un metodo diagnostico ( 9 studi; 28.2% ), ed è risultata circa 4 volte più alta nelle donne con dissezione dei linfonodi ascellari ( 18 studi; 19.9% ) che in quelle sottoposte a biopsia del linfonodo sentinella ( 18 studi; 5.6% ).

In totale, 29 studi hanno incontrato i criteri di inclusione per la valutazione dei fattori di rischio.

I fattori di rischio sostenuti con un forte livello di evidenza erano la chirurgia estensiva ( dissezione dei linfonodi ascellari, numero più elevato di linfonodi disseccati, mastectomia ) e l’essere in sovrappeso o obesa.

In conclusione, questi risultati suggeriscono che più di 1 donna su 5 sopravvissuta a tumore al seno sviluppa un linfedema del braccio.
È chiara la necessità di migliorare la comprensione dei fattori di rischio che contribuiscono a questa condizione e di definire strategie di prevenzione e gestione per ridurre l’impatto sulla salute individuale e sulla sanità pubblica di questo disturbo disabilitante e stressante. ( Xagena2013 )

DiSipio T et al, Lancet Oncol 2013; 14: 500-515

Onco2013 Gyne2013


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