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Correlazioni in Medicina



Oppioidi a confronto per il dolore non-oncologico negli anziani


Il grave dolore non-oncologico colpisce gran parte degli adulti. Il trattamento ottimale non è ancora ben definito, e gli oppioidi sono un’importante opzione per l'analgesia. Tuttavia, vi sono relativamente poche informazioni sulla sicurezza comparativa degli oppioidi. Per questo motivo è stato svolto uno studio per confrontare la sicurezza degli oppioidi comunemente usati per il dolore non-oncologico.

È stata allestita un’analisi di coorte abbinata per propensione utilizzando i dati dell’assistenza sanitaria raccolti nel periodo 1996-2005.
I partecipanti allo studio erano i beneficiari di Medicare di due Stati negli Stati Uniti che stavano iniziando una terapia con oppioidi per il dolore non-oncologico, che comprendeva Codeina, Idrocodone, Ossicodone, Propossifene, e Tramadolo.

Nessuno dei pazienti aveva avuto una diagnosi di cancro, e nessuno era ricoverato in un ospizio o si stava avvalendo di assistenza a domicilio. Le principali misure di esito erano rappresentate dalla percentuale di incidenza e dal rapporto di rischio ( rate ratio, RR ) per eventi cardiovascolari, fratture, disturbi gastrointestinali, e diversi endpoint compositi.

Sono stati abbinati 6275 soggetti in ciascuno dei 5 gruppi di oppioidi.

Il rischio di eventi cardiovascolari è risultato simile tra i gruppi di oppioidi 30 giorni dopo l'inizio della terapia, ma è stato elevato per la Codeina ( RR=1.62 ) dopo 180 giorni.

Rispetto a Idrocodone, dopo 30 giorni di esposizione agli oppioidi, il rischio di frattura è risultato significativamente ridotto con Tramadolo ( RR=0.21 ) e Propossifene ( RR=0.54 ).

Il rischio di eventi gastrointestinali di sicurezza non ha mostrato differenze tra gruppi di oppioidi.

La mortalità per tutte le cause dopo 30 giorni è stata elevata con Ossicodone ( RR=2.43 ) e Codeina ( RR=2.05 ) rispetto a Idrocodone.

In conclusione, i tassi di eventi di sicurezza tra gli anziani che utilizzano oppioidi per il dolore non-oncologico variano significativamente a seconda del farmaco impiegato. ( Xagena2010 )

Solomon DH et al, Arch Intern Med 2010; 170: 1979-1986


Farma2010

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