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Correlazioni in Medicina



Riduzione di Rituximab nei pazienti con disturbo dello spettro della neuromielite ottica


Strategie di uscita come la de-escalation non sono state valutate per Rituximab ( MabThera ) nei pazienti con disturbo dello spettro della neuromielite ottica ( NMOSD ). Si è ipotizzato che siano associate a riattivazioni della malattia e si è cercato di determinare questo rischio.

E' stata descritta una serie di casi di de-escalation nel mondo reale dal Registro francese del disturbo dello spettro della neuromielite ottica ( NOMADMUS ). Tutti i pazienti soddisfacevano i criteri diagnostici per disturbo dello spettro della neuromielite ottica dell’International Panel for NMO Diagnosis ( IPND ) del 2015.

Uno screening computerizzato del Registro ha estratto i pazienti con de-escalation di Rituximab e almeno 12 mesi di follow-up successivo.
Sono stati cercati 7 regimi di de-escalation: interruzioni programmate o passaggi a un trattamento orale dopo singoli cicli di infusione, interruzioni programmate o passaggi a un trattamento orale dopo infusioni periodiche, de-escalation prima delle gravidanze, de-escalation dopo problemi di tolleranza e aumento degli intervalli di infusione.

Sono state escluse le interruzioni del trattamento con Rituximab motivate da inefficacia o per scopi sconosciuti.

L'esito primario era il rischio assoluto di riattivazione del disturbo dello spettro della neuromielite ottica ( una o più recidive ) a 12 mesi.
I sierotipi AQP4+ e AQP4- sono stati analizzati separatamente.

Sono state identificate 137 de-escalation di Rituximab tra il 2006 e il 2019 che corrispondevano a un gruppo predefinito: 13 interruzioni dopo un singolo ciclo di infusione, 6 passaggi a un trattamento orale dopo un singolo ciclo di infusione, 9 interruzioni dopo infusioni periodiche, 5 passaggi a un trattamento orale dopo infusioni periodiche, 4 riduzioni prima della gravidanza, 9 riduzioni dopo problemi di tolleranza e 91 intervalli di infusione aumentati.

Nessun gruppo è rimasto libero da recidive durante l’intero follow-up di de-escalation ( media: 3.2 anni ), ad eccezione delle gravidanze nelle pazienti AQP+.

In tutti i gruppi combinati ed entro 12 mesi, le riattivazioni si sono verificate dopo 11/119 de-escalation nei pazienti con disturbo dello spettro della neuromielite ottica AQP4+ ( 9.2% ), da 0.69 a 10.0 mesi, e in 5/18 de-escalation nei pazienti con disturbo dello spettro della neuromielite ottica AQP4- ( 27.8% ), da 1.1 a 9.9 mesi.

Esiste il rischio di riattivazione del disturbo dello spettro della neuromielite ottica qualunque sia il regime di de-escalation con Rituximab.( Xagena2023 )

Demuth S et al, Neurology 2023; 101: e438-e450

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