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Correlazioni in Medicina



Valutazione della risposta tumorale dopo terapie locoregionali nel carcinoma epatocellulare


I criteri RECIST ( Response Evaluation Criteria in Solid Tumors ) per la valutazione della risposta nei tumori solidi presentano il limite di valutare solo le misure unidimensionali del tumore e non l’estensione della necrosi, che rappresenta il target delle terapie locoregionali efficaci. Pertanto, le lineeguida dell’EASL ( European Association for the Study of the Liver ) raccomandano l’inserimento della valutazione della riduzione della massa tumorale attiva nella determinazione della risposta tumorale.

Uno studio ha esaminato le lineeguida RECIST e EASL per la valutazione della risposta alla terapia in una coorte di 55 pazienti [ 24 con carcinoma epatocellulare sottoposti a chemioembolizzazione epatica transarteriosa con microsfera a eluizione di farmaco ( DEB-TACE ), e 31 sottoposti ad ablazione percutanea con Etanolo ( PEI ), o con radiofrequenza ( RF ) ].
Le scansioni di tomografia computerizzata spirale trifasica sono state eseguite al basale e a 1 e 3 mesi dopo la procedura, e la risposta tumorale è stata valutata da 2 radiologi indipendenti.

Secondo i criteri RECIST, nessun paziente ha raggiunto una risposta completa, il 21.8% dei pazienti ha raggiunto una risposta parziale ( nessuno nel gruppo PEI / RF ), mentre il 47.3% ha presentato stabilizzazione e il 30.9% progressione della malattia.

Quando la valutazione è stata effettuata secondo le lineeguida EASL, il 54.5% dei pazienti ha raggiunto una risposta completa, il 27.3% una risposta parziale, il 3.6% ha presentato stabilizzazione della malattia, mentre il 14.5% è andato incontro a progressione della malattia.

In conclusione, i criteri RECIST non hanno permesso di identificare le risposte complete, e hanno sottostimato il grado della risposta tumorale parziale a causa della presenza di tessuto necrotico; questo non ha permesso di valutare in modo corretto l’efficacia terapeutica delle terapie locoregionali.
La valutazione dovrebbe comprendere la riduzione della massa tumorale attiva. ( Xagena2009 )

Forner A et al, Cancer 2009; 115: 616-623


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