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Correlazioni in Medicina



Valutazione della Bromocriptina nel trattamento della cardiomiopatia periparto acuta grave


La cardiomiopatia periparto è una malattia cardiaca potenzialmente pericolosa per la vita che si manifesta in donne precedentemente sane.

La prolattina, soprattutto la sua forma angiostatica e proapoptotica di 16-kDa, è stata identificata come fattore chiave nella patofisiologia della cardiomiopatia periparto e precedenti studi hanno indicato che la Bromocriptina possa avere effetti positivi in donne con insorgenza acuta di cardiomiopatia periparto.

È stato condotto uno studio pilota, prospettico, a singolo Centro, randomizzato, e in aperto su donne con nuova diagnosi di cardiomiopatia periparto in trattamento con terapia standard ( gruppo terapia standard; n=10 ) versus terapia standard più Bromocriptina per 8 settimane ( gruppo Bromocriptina, n=10 ).

Dal momento che le madri sottoposte a trattamento con Bromocriptina ( Parlodel ) non potevano allattare, l’esito a 6 mesi per i loro figli ( n=21 ) è stato studiato come endpoint secondario.

Le pazienti trattate con Bromocriptina hanno mostrato tassi maggiori di ripristino della frazione di eiezione ventricolare sinistra ( da 27% a 58%; P=0.012 ) rispetto a quelle trattate solo con terapia standard ( da 27% a 36% ) a 6 mesi.

Una paziente del gruppo Bromocriptina è deceduta, mentre nel gruppo terapia standard i decessi sono stati 4.

A 6 mesi, una proporzione significativamente inferiore di pazienti nel gruppo Bromocriptina ( n=1, 10% ) è andata incontro all’endpoint composito di esito sfavorevole, definito come morte, classe funzionale NYHA III/IV o frazione di eiezione ventricolare sinistra inferiore a 35%, rispetto a quanto osservato nelle pazienti sottoposte a terapia standard ( n=8, 80%; P=0.006 ).

Gli esiti delle risonanze magnetiche non hanno evidenziato trombi intracavitari, e i figli delle madri nei due gruppi hanno mostrato crescita e sopravvivenza normali.

In conclusione, l’aggiunta di Bromocriptina alla terapia standard per insufficienza cardiaca ha migliorato la frazione di eiezione ventricolare sinistra e l’esito clinico composito in donne con cardiomiopatia periparto acuta, forma grave.
Poichè il numero delle pazienti studiate è basso, i risultati non possono dunque essere considerati definitivi. ( Xagena2010 )

Sliwa K et al, Circulation 2010; 121: 1465-1473


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