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Correlazioni in Medicina



Effetti di Certolizumab pegol sui segni e sui sintomi della spondilite anchilosante e della spondiloartrite assiale non-radiografica


La spondiloartrite assiale ( axSpA ) comprende sia la spondilite anchilosante ( AS ) sia la spondiloartrite assiale non-radiografica ( nr-axSpA ), in base ai criteri ASAS.
RAPID-axSpA è il primo report di Certolizumab pegol ( Cimzia ), un farmaco anti-TNF PEGilato mancante della porzione Fc, nella spondiloartrite assiale, e il primo studio randomizzato controllato di un anti-TNF su una popolazione interamente affetta da spondiloartrite assiale.

RAPID-axSpA della durata di 158 settimane è uno studio in doppio cieco controllato con placebo fino alla 24.a settimana, in cieco per il dosaggio fino alla 48.a settimana, e quindi in aperto fino alla 158.a settimana.

I pazienti reclutati presentavano spondiloartrite assiale attiva con inizio nella età adulta come definito dai criteri ASAS, BASDAI: maggiore o uguale a 4, dolore spinale: maggiore o uguale a 4 su una scala di 10 punti, proteina C-reattiva ( CRP ): maggiore del limite superiore del valore normale, oppure sacroileite alla risonanza magnetica per immagini ( MRI ).

I pazienti dovevano aver fallito il trattamento con uno o più farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ); fino al 40% dei pazienti poteva aver sperimentato fallimento secondario a un precedente farmaco anti-TNF.

La popolazione dei pazienti rifletteva l'ampia popolazione della spondiloartrite assiale, tra cui anche i pazienti con spondilite anchilosante che hanno incontrato i criteri modificati di New York e i pazienti con spondiloartrite assiale non-radiografica che hanno incontrato i criteri clinici o i criteri ASAS alla risonanza magnetica per immagini.

I pazienti sono stati randomizzati, in un rapporto 1:1:1, a placebo oppure a Certolizumab pegol 400 mg alle settimane 0, 2 e 4 ( dose di carico ) seguiti da Certolizumab pegol 200 mg ogni 2 settimane ( Q2W ) o Certolizumab pegol 400 mg ogni 4 settimane ( Q4W ).

I pazienti nel gruppo placebo che non sono riusciti ad ottenere una risposta ASAS20 sia alla settimana 14 sia a quella 16 sono stati randomizzati a ricevere alla 16.a settimana Certolizumab pegol al dosaggio di 200 mg Q2W o di 400 mg Q4W dopo dose di carico.

L'endpoint primario era la risposta ASAS20 alla 12.a settimana.

In totale 325 pazienti sono stati randomizzati.

Le caratteristiche basali erano simili tra i gruppi di trattamento ( placebo / Certolizumab pegol 200 mg Q2W / Certolizumab pegol 400 mg Q4W ), con l'eccezione delle più elevate concentrazioni della proteina C-reattiva e una maggiore percentuale di pazienti già trattati con farmaci anti-TNF nel gruppo placebo ( rispettivamente, 25.4,17.4, 21.2 mg/L; 24.3%,13.5%, 10.3% ).

I pazienti con spondilite anchilosante presentavano più lunga durata della malattia e dei sintomi al basale, rispetto ai pazienti con spondiloartrite assiale non-radiografica.

Miglioramenti clinici nelle risposte ASAS20 alla 12.a settimana sono risultati statisticamente significativi nel gruppo Certolizumab pegol al dosaggio di 200 mg Q2W e al dosaggio di 400 mg Q4W versus placebo.
I miglioramenti sono stati osservati già alla prima settimana ( 40.5% e 34.6% vs 14.2%, p inferiore a 0.001 ).

Anche, la risposta ASAS40 e i tassi di remissione parziale ASAS sono risultati superiori nel braccio Certolizumab pegol, rispetto a placebo.

Alle settimane 12 e 24, i bracci aggregati Certolizumab pegol hanno mostrato miglioramenti statisticamente significativi versus placebo in BASDAI, BASFI e BASMI.
Miglioramenti simili sono stati riportati con Certolizumab pegol versus placebo sia nei pazienti con spondilite anchilosante sia in quelli con spondilite assiale non-radiografica.

Gli eventi avversi si sono verificati nel 70.4% vs 62.6%, gli eventi avversi gravi nel 4.7% vs 4.7%, e le infezioni gravi nel 1.1% vs 0, rispettivamente, tra i pazienti trattati con Certolizumab pegol ( dosi combinate ) versus placebo.
Nessun evento fatale, nessun caso di tubercolosi o di neoplasia è stato riportato. ( Xagena2012 )

Fonte: American College Rheumatology / Association of Rheumatology Health Professionals Annual Scientific Meeting, 2012

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