Carcinoma del colon: la stabilità/instabilità del microsatellite come predittore del beneficio della chemioterapia con Fluorouracile
L’obiettivo dello studio è stato quello di verificare l’utilità della condizione di instabilità del microsatellite come un predittore del beneficio della chemioterapia con Fluorouracile nel carcinoma del colon di stadio II o III.
Il microsatellite consiste in una serie di dinucleotidi o trinucleotidi ripetuti diverse volte .
Dei 570 campioni tissutali, il 16,7% presentava instabilità ad alta frequenza del microsatellite, cioè una mutazione.
Tra i pazienti che non hanno ricevuto chemioterapia, coloro che avevano tumori caratterizzati da instabilità ad alta frequenza del microsatellite presentavano una migliore sopravvivenza a 5 anni rispetto a coloro che esibivano stabilità del microsatellite o instabilità a bassa frequenza.
Tra i pazienti sottoposti a chemioterapia, l’instabilità ad alta frequenza del microsatellite non è risultata associata ad un aumento della sopravvivenza.
Il trattamento con Fluorouracile ha prodotto benefici nei pazienti con tumore al colon di stadio II o III con stabilità del microsatellite o con instabilità a bassa frequenza, ma non nei pazienti con tumore che presentava instabilità ad alta frequenza del microsatellite. ( Xagena2003 )
Ribic CM et al, N Engl J Med 2003 ; 349 :247-257
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