L'invasione linfovascolare dopo chemioterapia neoadiuvante è fortemente associata a prognosi sfavorevole nel carcinoma della mammella
Pochi studi hanno valutato il valore prognostico della presenza dell'invasione linfovascolare ( LVI ) dopo chemioterapia neoadiuvante per il carcinoma mammario.
L'associazione tra invasione linfovascolare e sopravvivenza è stata valutata in una coorte di donne con tumore al seno trattate con chemioterapia neoadiuvante tra il 2002 e il 2011.
Cinque punteggi prognostici post-chemioterapia neoadiuvante ( ypAJCC, RCB, CPS, CPS + EG e Neo-Bioscore ) sono stati valutati e confrontati con o senza l'aggiunta di invasione linfovascolare.
Su 1033 tumori, l'invasione linfovascolare era presente su campioni chirurgici nel 29.2% dei casi, e assente nel 70.8%.
L'invasione linfovascolare post-chemioterapia neoadiuvante è risultata associata a una ridotta sopravvivenza libera da malattia ( DFS ) ( hazard ratio, HR=2.54, IC 95% 1.96-3.31; P inferiore a 0.001 ); l'entità di questo effetto dipendeva dal sottotipo di tumore mammario ( Pi per interazione = 0.003 ), ( tumore alla mammella luminale: HR=1.83; P = 0.003; tumore mammario triplo negativo: HR=3.73; P inferiore a 0.001; tumore alla mammella HER2-positivo: HR=6.21; P inferiore a 0.001 ).
L'invasione linfovascolare post-chemioterapia neoadiuvante era un predittore indipendente di recidiva locale, metastasi a distanza, e sopravvivenza globale.
Ha aumentato l'accuratezza di tutti e cinque i sistemi di punteggio prognostico post-chemioterapia neoadiuvante.
Dallo studio è emerso che l'invasione linfovascolare post-chemioterapia neoadiuvante è un forte fattore prognostico indipendente che: (i) dovrebbe essere sistematicamente riportato nei report di patologia; (ii) dovrebbe essere impiegato come fattore di stratificazione dopo chirurgia neoadiuvante per proporre l'inclusione in studi di seconda linea o trattamento adiuvante; (iii) dovrebbe essere incluso nei sistemi di punteggio post chirurgia neoadiuvante. ( Xagena2018 )
Hamy AS et al, Breast Cancer Res Treat 2018;169: 295-304
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