Soppressione delle gonadatropine per evitare danni alle ovaie da chemioterapia
È stata valutata l'efficacia del co-trattamento con analoghi dell’ormone rilasciante la gonadotropina ( GnRH ) nel prevenire la amenorrea indotta da chemioterapia in pazienti giovani con carcinoma mammario sottoposte a chemioterapia a base di Ciclofosfamide ( Endoxan ).
Hanno preso parte allo studio 100 partecipanti con cancro al seno ormono-insensibile ( età 18-40 anni ).
Il tipo di co-trattamento scelto era basato su timeframe disponibili fin dall'inizio della chemioterapia.
Un totale di 50 donne pronte per la chemioterapia precoce sono state randomizzate a ricevere o la sola chemioterapia ( braccio I ) o la chemioterapia dopo down-regulation ( estradiolo inferiore a 50 pg/mL ) con antagonista e agonista di GnRH ( braccio II ).
In seguito, l’antagonista del GnRH è stato interrotto e l’agonista è stato somministrato fino alla fine della chemioterapia.
Quando la chemioterapia stava per iniziare più tardi di 10 giorni dopo l'inclusione nello studio, 50 donne sono state randomizzate a ricevere o la sola chemioterapia ( braccio III ) o la chemioterapia dopo down-regulation con un agonista del GnRH ( braccio IV ).
La ricomparsa delle mestruazioni 12 mesi dopo la fine della chemioterapia era l'endpoint primario.
Gli esiti secondari erano i cambiamenti ormonali ed ecografici dopo la chemioterapia.
Un anno dopo la conclusione del trattamento chemioterapico, non vi erano differenze nei tassi di ripresa delle mestruazioni tra le pazienti trattate con GnRH e gli individui nel gruppo di controllo sia nei gruppi di chemioterapia precoce ( 80% nel braccio I e II, risk ratio, RR=1, P=1.00 ) o nei gruppi di chemioterapia tardiva ( 80% e 84% nel braccio III e IV, RR=0.95, P=0.71 ).
Non ci sono state differenze nei marcatori ormonali ed ecografici tra utilizzatrici di un analogo del GnRH e individui nel gruppo di controllo.
L'uso di co-trattamento con analogo del GnRH non ha predetto in modo indipendente la probabilità di mestruazioni a 12 mesi.
In conclusione, il co-trattamento con analoghi del GnRH non ha offerto un significativo effetto protettivo sulla funzione ovarica nelle pazienti trattate con chemioterapia a base di Ciclofosfamide. ( Xagena2013 )
Elgindy EA et al, Obstet Gynecol 2013; 121: 1: 78-86
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