Studio BEATRICE: l’aggiunta di Bevacizumab alla chemioterapia non migliora gli esiti nelle donne con tumore alla mammella triplo negativo
L'aggiunta di Bevacizumab ( Avastin ) alla chemioterapia per il trattamento del cancro al seno triplo negativo dopo l'intervento chirurgico non migliora in modo significativo la sopravvivenza libera da malattia.
Nello studio BEATRICE, le donne che hanno ricevuto 1 anno di trattamento adiuvante con Bevacizumab in aggiunta alla chemioterapia hanno presentato tassi di sopravvivenza libera da malattia a 3 anni quasi identici a quelli delle donne che erano state trattate con la sola chemioterapia ( 83.7% vs 82.7% ).
Il rapporto di rischio ( hazard ratio ) per la sopravvivenza libera da malattia ( endpoint primario ) è stato pari a 0.87, senza significatività statistica ( P=0.18 ).
Riguardo all’endpoint secondario di sopravvivenza generale, l'analisi ad interim era sottodimensionata. Ci sono stati 107 morti tra i 1.290 pazienti che avevano ricevuto la sola chemioterapia e 93 morti tra i 1.301 pazienti trattati con la chemioterapia più Bevacizumab.
L'hazard ratio per la sopravvivenza totale è stato pari a 0.84, e il valore non era statisticamente significativo ( P=0.23 ).
Le donne sono state assegnate in modo casuale a ricevere una antraciclina, con o senza un taxano, o solo un taxano.
Nel primo anno Bevacizumab, è stato somministrato per via endovenosa al dosaggio di 5 mg/kg a settimana.
In passato uno degli studi ECOG aveva mostrato un sensibile miglioramento nelle pazienti con malattia metastatica trattate con Bevacizumab.
Altri studi non avevano confermato questi dati positivi. ( Xagena2012 )
Fonte: 35th Annual San Antonio Breast Cancer Symposium ( SABCS ), 2012
Gyne2012 Onco2012 Farma2012