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Correlazioni in Medicina



Terapia con enzima proteolitico pancreatico confrontata con chemioterapia basata su Gemcitabina per il trattamento del tumore pancreatico


La medicina convenzionale ha poco da offrire ai pazienti con adenocarcinoma pancreatico inoperabile e di conseguenza molti pazienti vanno in cerca di trattamenti alternativi.

Nel 1998, il National Cancer Institute ( NCI ) ha sponsorizzato uno studio di fase III, randomizzato e controllato, su terapia a base di enzima proteolitico versus chemioterapia.
Dal momento che la maggior parte dei pazienti idonei all'arruolamento ha rifiutato l'assegnazione casuale, lo studio è stato modificato nel 2001 in controllato e osservazionale.

Tutti i pazienti sono stati visitati da uno dei ricercatori dello studio alla Columbia University di New York ( Stati Uniti ) e quelli trattati con terapia enzimatica sono stati visti dai medici alternativi che hanno preso parte allo studio.

Dei 55 pazienti con tumore pancreatico inoperabile, 23 hanno scelto chemioterapia a base di Gemcitabina ( Gemzar ) e 32 trattamento enzimatico che includeva enzimi pancreatici, supplementi nutrizionali, detossificazione e una dieta organica.

Gli esiti primari e secondari erano, rispettivamente, la sopravvivenza generale e la qualità di vita.

L'analisi di Kaplan-Meier ha fatto emergere una differenza di 9.7 mesi nella sopravvivenza mediana tra gruppo chemioterapia ( sopravvivenza mediana 14 mesi ) e gruppi trattamento enzimatico ( sopravvivenza mediana 4.3 mesi ), con un hazard ratio ( HR ) aggiustato di mortalità per il gruppo trattamento enzimatico, rispetto al gruppo chemioterapia, di 6.96 ( P minore di 0.001 ).

A 1 anno il 56% dei pazienti del gruppo chemioterapia era vivo, contro il 16% di quelli del gruppo trattamento enzimatico.

La qualità di vita è risultata migliore nel gruppo chemioterapia che in quello trattamento enzimatico ( P minore di 0.01 ).

In conclusione, tra i pazienti con tumore pancreatico, quelli trattati con chemioterapia a base di Gemcitabina hanno mostrato una sopravvivenza 3 volte superiore ( 14.0 vs 4.3 mesi ) e una migliore qualità di vita rispetto ai pazienti trattati con terapia con enzima proteolitico. ( Xagena2010 )

Chabot JA et al, J Clin Oncol 2010; 28: 2058-2063


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