Tremelimumab per i pazienti con mesotelioma maligno in stadio avanzato resistente a chemioterapia
Gli anticorpi monoclonali contro l’antigene 4 dei linfociti T citotossici ( CTLA4 ) mostrano attività terapeutica in diversi tipi di tumore.
È stato condotto uno studio per valutare efficacia, sicurezza e attività immunologica dell’anticorpo monoclonale anti-CTLA4, Tremelimumab, nel mesotelioma maligno in stadio avanzato.
Nello studio in aperto, a singolo braccio e di fase 2, sono stati arruolati pazienti di età uguale o superiore a 18 anni con mesotelioma maligno misurabile e non-resecabile e malattia in progressione dopo un regime di prima linea a base di Platino.
I pazienti eleggibili dovevano avere un’aspettativa di vita di 3 o più mesi, un performance status del Eastern Cooperative Oncology Group uguale o inferiore a 2 e nessuna storia di malattia autoimmune.
I pazienti hanno ricevuto Tremelimumab 15 mg/kg per via intravenosa ogni 90 giorni fino alla progressione della malattia o a grave tossicità.
L’endpoint primario era la proporzione di pazienti che aveva raggiunto una risposta oggettiva ( risposta completa o parziale ), con un tasso target di risposta pari al 17% in accordo con i criteri modificati RECIST ( Response Evaluation Criteria in Solid Tumors ) per il mesotelioma pleurico maligno o i criteri RECIST 1.0 standard per il mesotelioma peritoneale maligno.
Le analisi sono state condotte per intention-to-treat.
Nel periodo 2009-2012, sono stati arruolati 29 pazienti.
Tutti i pazienti hanno ricevuto almeno una dose di Tremelimumab ( mediana: 2 dosi, intervallo 1-9 ).
Nessun paziente ha mostrato una risposta completa, e 2 pazienti ( 7% ) hanno mostrato una risposta parziale duratura ( una della durata di 6 mesi e una di 18 mesi ); una risposta parziale si è presentata dopo una iniziale progressione della malattia.
Quindi, lo studio non ha raggiunto il suo endpoint primario.
Tuttavia, sono stati osservati un controllo della malattia in 9 ( 31% ) pazienti, una sopravvivenza mediana libera da progressione di 6.2 mesi e una sopravvivenza generale mediana di 10.7 mesi.
In totale, 27 pazienti ( 93% ) hanno presentato almeno un evento avverso legato al trattamento di grado 1-2 ( soprattutto rash cutaneo, prurito, colite o diarrea ) e 4 pazienti ( 14% ) ne hanno avuto almeno uno di grado 3-4 ( 2 gastrointestinali, 1 neurologico, 2 epatici e 1 pancreatico ).
In conclusione, benché la dimensione dell’effetto sia risultata piccola nello studio di fase 2, Tremelimumab ha mostrato un’attività clinica incoraggiante e un profilo di sicurezza e tollerabilità accettabile in pazienti con mesotelioma maligno in fase avanzata già trattati in precedenza. ( Xagena2013 )
Calabrò L et al, Lancet Oncol 2013; 14: 1104-1111
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