Scoprire le malattie neurologiche guardando il cuore
Un’analisi avanzata dell’elettrocardiogramma ( ECC ) può fornire informazioni non solo sulla funzionalità del cuore, ma anche far sospettare la presenza di malattie neurologiche o psichiatriche.
L’ipotesi arriva da uno studio internazionale che ha coinvolto anche l’Università di Pisa ed è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
Lo studio ha descritto un indicatore a carattere generale, derivato dalla teoria del caos applicata al semplice elettrocardiogramma, in grado di aiutare l'identificazione di stati generali di benessere e di malattia cardiovascolare e mentale.
Il metodo è stato testato su circa 100 pazienti affetti da diverse patologie come l’infarto del miocardio, la malattia di Parkinson, la depressione e il disturbo post-traumatico da stress e su altrettante persone sane.
La ricerca rientra nell’ampia indagine del cosiddetto asse cuore-cervello. In particolare ha come obiettivo ultimo l’inferenza di dinamiche neuronali / cerebrali a partire dalle dinamiche cardiovascolari, oltre che al loro studio congiunto.
Dato che è possibile ottenere informazioni sull’attività del cuore attraverso un semplice braccialetto, smartphone ecc., i nuovi modelli matematici e algoritmi sviluppati dai bioingegneri dell’Università di Pisa possono avere notevoli ripercussioni in campo medico-scientifico, aprendo le porte a nuove tecniche diagnostiche e prognostiche su ampia scala. ( Xagena Medicina )
Fonte: Università di Pisa, 2017
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