Dislipidemia nei pazienti con malattia renale cronica
I pazienti con malattia renale cronica non-dialisi-dipendenti hanno più bassi livelli di colesterolo HDL, più alti livelli di trigliceridi, apo B, colesterolo IDL remnant, colesterolo VLDL remnant e lipoproteina (a), ed una maggiore proporzione di colesterolo LDL ossidato.
Queste alterazioni sono più marcate nei pazienti sottoposti ad emodialisi che spesso manifestano cambiamenti proaterogenici del colesterolo LDL in assenza di aumentati livelli.
I pazienti sottoposti a dialisi peritoneale presentano una più grave dislipidemia rispetto ai pazienti in emodialisi.
Nella popolazione di pazienti affetti da malattia cronica renale dialisi-dipendente, il colesterolo totale è direttamente associato ad aumentata mortalità.
Il trattamento con le statine ( farmaci ipocolesterolemizzanti inibenti l’enzima HMG-CoA reduttasi ) riduce la mortalità cardiovascolare nella popolazione generale di quasi un terzo, indipendentemente dai livelli di colesterolo LDL basali o da precedenti eventi cardiovascolari.
Le statine presentano una similare, se non maggiore, efficacia nel modificare il profilo lipidico nei pazienti con malattia renale cronica dialisi-dipendente, sia nei pazienti sottoposti ad emodialisi che a dialisi peritoneale, rispetto ai soggetti con normale funzione renale.
Le statine riducono, inoltre, i livelli della proteina C-reattiva.
Studi osservazionali di ampie dimensioni hanno dimostrato che il trattamento con statine è associato in modo indipendente ad una riduzione del 30-50% di mortalità nei pazienti con malattia renale cronica dialisi-dipendente. ( Xagena2006 )
Shurraw S, Tonelli M, Perit Dial Int 2006; 26: 523-539
Nefro2006 Cardio2006 Endo2006 Farma2006